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Ad Amsterdam c’è una crisi immobiliare peggiore che a Milano

Insieme al lavoro e ai cambiamenti che lo stanno attraversando, quello delle città e del loro costo è il tema sociale più caldo di questi anni. Siamo, in questi ultimi anni, stati testimoni di come la gentrificazione e la crisi abitativa stanno mutando il modo in cui viviamo, o meglio, cerchiamo di vivere i centri urbani. Abbiamo visto la gentrificazione cambiare volto a Barcellona, i prezzi triplicare a Berlino, e negli ultimi due anni anche a Milano.

La città, in Europa, che sembra in questo momento più al centro della crisi abitativa è Amsterdam. Ne parla il Guardian in un articolo intitolato “The Netherlands’ next-level housing crisis”, in cui si parla dell’aumento, diciamo dal 2015 in poi, di un diverso tipo di senzatetto: non i “vecchi” homeless in qualche modo “reietti”, ma persone con un lavoro, un solido gruppo di amicizie, un piano per un futuro. Eppure, nonostante tutto o a causa di un minimo problema, non potevano più permettersi un tetto sulla testa. In media, dice il giornale citando diverse analisi indipendenti, una casa in Olanda costa più di 450 mila euro. Eppure il salario medio, nel Paese, è di 44 mila euro.

Negli ultimi dieci anni, i prezzi degli immobili sono raddoppiati, in media. Talvolta, in alcuni quartieri, si sfiora il +150 per cento. Per quanto riguarda le case di nuova costruzione, naturalmente, la situazione è ancora più grave: un immobile di questo tipo costa 16 volte tanto un salario medio del Paese. Per quanto riguarda il mondo degli affitti la situazione non è affatto migliore: oggi una stanza singola, nella capitale, costa quasi 1000 euro al mese. Un monolocale 1500 euro al mese. Per i trilocali, si parte dai 3000 euro. E il sistema di housing popolare e pubblico non riesce a dare risposte: nelle maggiori città – soprattutto, ancora, Amsterdam – la lista d’attesa può durare anche 18 anni. Il problema è la finanziarizzazione delle proprietà immobiliare: il 25 per cento delle case di tutte le case olandesi è di proprietà di società di investimento.

Un rapporto delle Nazioni Unite del 2022 sulla situazione immobiliare olandese sostiene che le recenti politiche dei diversi governi olandesi sono le responsabili di questa situazione: la mancanza di un meccanismo di regolamentazione del mercato del social housing, l’assenza di un tetto agli affitti nel settore privato, e una «insufficiente attenzione nei confronti delle speculazioni e dei grossi investitori nel mercato immobiliare». Ricorda quello che sta passando una certa grande città italiana? Esatto.