Cose che succedono | Cibo

I pasti confezionati sono il food trend del 2020

In articolo di un anno fa, la Bbc stilava una lista degli alimenti che avrebbero spopolato nel 2020. Riduzioni di sciroppo di frutta da usare in cucina, maccheroni alla cannabis, salumi di pesce, alimenti derivati dai vegetali. L’unica tendenza azzeccata di questo elenco di “cibi da tenere d’occhio” sono state le farine alternative a quella tradizionale 00, ma solo perché gli scaffali dei supermercati sono depredati di quest’ultima. Nessuno aveva previsto che la principale tendenza in fatto di cibo sarebbero state le mono porzioni di cibo da Covid Hotel o da ospedale. Se in Italia il fenomeno è stato contenuto, nel resto del mondo migliaia di persone hanno stazionato nei Covid Hotel, rientrando da un paese in cui il Covid brulicava. In queste “strutture di quarantena” gli ospiti sono stati serviti da catering di massa che hanno fornito pasti dozzinali ma dalle  combinazioni che per alcuni si sono rivelate sorprendenti: alcune buone, alcune commestibili e alcune delle quali è meglio dimenticarsi velocemente.

La Bbc ha raccolto le storie culinarie di questi “quarantine meals”. «Apprezzeremo di più il cibo degli arei», ha detto un certo Henry Parham, dopo l’esperienza dell’accoppiata muffin ai mirtilli e uova, lasciati fuori dalla sua stanza a Melbourne, in Australia, dopo il suo ritorno negli Stati Uniti all’inizio di quest’anno. C’è chi ha trovato analogie con i pasti delle mense scolastiche e chi è arrivato ad apprezzare il cibo anche solo perché interrompeva la monotonia delle giornate tra quattro mura. «Per me, sono stati i tre momenti più emozionanti della giornata. Non sapevo mai cosa mi sarebbe toccato», ricorda Henry. Ci sono altre storie decisamente meno positive. Un ragazzo dello Sri Lanka è rimasto traumatizzato dall’accostamento di una zuppa di lenticchie con dei noodle, mentre un compagno di quarantena dell’autore dell’articolo, a sua volta ospite di una struttura per la quarantena a Singapore, ha paragonato i suoi pasti a vari animali e insetti, come i noodle che sembravano vermi o quelli a coda di topo. 

C’è chi si è rimboccato le maniche: il pluripremiato barista neozelandese Sam Low, armato di forbici, ha scomposto e assemblato i piatti facendoli diventare composizioni degne di ristoranti stellati, almeno nella forma. «È diventato follemente virale», ha dichiarato poche settimane dopo che il primo ministro neozelandese Jacinda Ardern ha condiviso su Instagram le foto dei suoi pasti “trasformati”.