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Il neoliberismo è una malattia?Jacobin pensa di sì

Una nuova malattia mentale si aggira per l’Europa. E non soltanto per l’Europa. Si chiama «perfezionismo neoliberista». Il copyright del termine è di Jacobin, il magazine americano che ha contribuito a fare tornare il socialismo cool. L’autrice dell’articolo, Meagan Day, parte da un recente studio effettivamente pubblicato da una rivista scientifica: due psicologi inglesi, Thomas Curran dell’università di Bath e Andrew Hill dell’università St John di York, hanno scoperto che il perfezionismo è un tratto in aumento. Hanno raccontato i risultati del loro studio, che si è concentrato sugli studenti universitari in Usa, Canada e Regno Unito, in un paper di Psychological Bulletin, dove spiegano tra le altre cose che, se stiamo diventando tutti più perfezionisti, è anche per il contesto socio economico: «In tutto il mondo industrializzato, i giovani si trovano ad affrontare condizioni sociali ed economiche molto più difficili di quelle in cui si sono trovati i loro genitori». In pratica, visto che la competizione diventa più serrata, i ragazzi di oggi diventano più perfezionisti rispetto al passato.

Dunque Meagan Day propone di chiamarlo «perfezionismo neoliberista». Nel loro paper, in effetti, Curran e Hill non la chiamano così. Però utilizzano la parola “neoliberismo” per indicare l’attuale ordine socio-econimico, e giungono alla conclusione che ha contribuito all’aumento delle personalità perfezioniste. «Il neoliberismo è riuscito a cambiare i valori in modo tale da porre l’accento sulla competizione, sull’individualismo e su un’ideale irrazionale di un sé perfettibile».