Bullettin ↓
07:31 domenica 22 giugno 2025
Sia Israele che l’Iran hanno già messo al sicuro il loro patrimonio artistico Il problema è quella parte del patrimonio dei due Paesi che non può essere spostata. Solo in Iran ci sono 28 siti Unesco impossibili da proteggere.
Le notifiche del telefono fanno male e adesso c’è anche una ricerca che lo dimostra Si chiama alert fatigue e tante persone hanno già deciso come affrontarla: disattivando tutte le notifiche, sempre.
Il sindaco di Budapest ha detto che il Pride in città si farà nonostante il divieto di Orbán «Il Municipio di Budapest organizzerà il Budapest Pride il 28 giugno come evento cittadino. Punto», le sue parole.
Francis Kaufmann/Rexal Ford ha ricevuto quasi un milione di euro dal Ministero della Cultura per girare un film che non ha mai girato Lo ha rivelato un'inchiesta di Open: l'uomo è riuscito ad accedere ai fondi del tax credit, senza mai girare nemmeno una scena.
Skims sta inviando soldi via PayPal a centinaia di clienti senza dare alcuna spiegazione Tutto è cominciato con un tiktok, a cui ne sono seguiti decine e decine. Adesso, gli investigatori di internet stanno cercando di svelare il mistero.
La storia della chiusura del Museo del Fumetto di Milano non è andata proprio come si era inizialmente raccontato Un articolo di Artribune ha svelato che nella chiusura c'entrano soprattutto mancati pagamenti e gestione inefficace, non la cattiveria del Comune.
David Fincher vuole salvare Mindhunter trasformandola in una trilogia di film Lo ha rivelato l'attore Holt McCallany, uno dei due protagonisti della serie. A suo dire, ci sarebbero degli sceneggiatori già al lavoro.
Una delle analisi più sensate della guerra tra Israele e Iran l’ha fatta Jafar Panahi su Instagram Il regista ha postato un lungo messaggio, in cui condanna sia il governo israeliano che il regime iraniano.

La prima pubblicità di Instagram

25 Ottobre 2013

In tempi di crisi economica, l’importanza dei ricavi della pubblicità pesa ulteriormente. Molti siti e network che un tempo ne erano sprovvisti sono così obbligati a implementarla, sotto forma delle spesso odiate “ads”. L’ultimo ad aver annunciato il ricorso agli annunci è Instagram, che in un comunicato odierno introduce il cambiamento alla sua enorme comunità di utenti.

Per rendere la transizione meno invasiva, i responsabili di Instagram hanno deciso di iniziare con una “finta ad”, ovvero un’immagine statica che apparirà a tutti gli utenti nel corso della prossima settimana. Eccola.

Il link «sponsored» in alto conterrà un vademecum di informazioni su come funzionerà la pubblicità su Instagram. A detta della compagnia acquisita da Facebook, le ads sul loro sito saranno diverse dalle solite: innanzitutto, accetteranno solo brand che hanno dimostrato di saper usare Instagram in maniera efficace (quelli della lista dei 50 marchi più seguiti sul social network, che comprendono Nike, Starbucks, Adidas; Instagram li ha annunciati qui). In secondo luogo, gli utenti saranno in grado di nascondere le pubblicità che non sono di loro gradimento, lasciando un commento sul perché non gli sono piaciute.

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