Petali di rosa, ostriche e tutte le altre metafore “sicure” usate dai media per illustrare la vagina
Illustrare una storia o un articolo online che parla specificamente di genitali è un problema: su internet e i social network diverse linee guida e sistemi che impediscono la proliferazioni di materiale pornografico censurano i contenuti “offensivi”, rendendo difficile l’operazione. Il New York ha raccolto una serie di modi in cui i media hanno provato a rendere “safe for work” pezzi che si riferivano alla vagina, usando riferimenti al mondo animale, vegetale, a quello del cibo e degli oggetti.
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