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06:52 domenica 22 giugno 2025
Sia Israele che l’Iran hanno già messo al sicuro il loro patrimonio artistico Il problema è quella parte del patrimonio dei due Paesi che non può essere spostata. Solo in Iran ci sono 28 siti Unesco impossibili da proteggere.
Le notifiche del telefono fanno male e adesso c’è anche una ricerca che lo dimostra Si chiama alert fatigue e tante persone hanno già deciso come affrontarla: disattivando tutte le notifiche, sempre.
Il sindaco di Budapest ha detto che il Pride in città si farà nonostante il divieto di Orbán «Il Municipio di Budapest organizzerà il Budapest Pride il 28 giugno come evento cittadino. Punto», le sue parole.
Francis Kaufmann/Rexal Ford ha ricevuto quasi un milione di euro dal Ministero della Cultura per girare un film che non ha mai girato Lo ha rivelato un'inchiesta di Open: l'uomo è riuscito ad accedere ai fondi del tax credit, senza mai girare nemmeno una scena.
Skims sta inviando soldi via PayPal a centinaia di clienti senza dare alcuna spiegazione Tutto è cominciato con un tiktok, a cui ne sono seguiti decine e decine. Adesso, gli investigatori di internet stanno cercando di svelare il mistero.
La storia della chiusura del Museo del Fumetto di Milano non è andata proprio come si era inizialmente raccontato Un articolo di Artribune ha svelato che nella chiusura c'entrano soprattutto mancati pagamenti e gestione inefficace, non la cattiveria del Comune.
David Fincher vuole salvare Mindhunter trasformandola in una trilogia di film Lo ha rivelato l'attore Holt McCallany, uno dei due protagonisti della serie. A suo dire, ci sarebbero degli sceneggiatori già al lavoro.
Una delle analisi più sensate della guerra tra Israele e Iran l’ha fatta Jafar Panahi su Instagram Il regista ha postato un lungo messaggio, in cui condanna sia il governo israeliano che il regime iraniano.

Come gli USA hanno cambiato idea sul matrimonio gay (in una Gif)

15 Aprile 2013

Quello del diritto al matrimonio delle coppie omosessuali è un tema discusso negli Stati Uniti: a poche settimane dalla prima udienza della Corte Suprema americana sulla Proposition 8 – l’emendamento alla costituzione della California che vorrebbe definire il matrimonio come unicamente «tra un uomo e una donna» – il dibattito non accenna a placarsi.

Se la si guarda da una prospettiva storica più ampia, tuttavia, la tendenza è indubbiamente quella di una apertura progressiva a favore delle istanze degli omosessuali. Lo dimostra, tra le altre cose, anche il recente cambio di vedute in materia del Partito Repubblicano, parte di un’autocritica rigorosa catalizzata dalla sconfitta alle elezioni presidenziali del novembre scorso. Inoltre, tra il 2003 e il 2013, nove stati hanno sancito il diritto al matrimonio per le coppie dello stesso sesso.

Se la tendenza generale è quella di un’apertura progressiva, tuttavia, si tratta di un processo che ha seguito fasi alterne.Il sito The Atlantic Wire ha creato un’immagine animata che mostra come i cinquanta Stati negli ultimi trent’anni abbiano seguito orientamenti molto diversi da quello attuale.

In particolare, in due periodi si registra un trend legislativo del tutto opposto a quello di questi ultimi mesi: tra il 1996 e il 1998, quando l’allora presidente Bill Clinton firmò il Defense of Marriage Act (che limitava i privilegi legislativi del matrimonio all’unione fra un uomo e una donna) e tra il 2004 e il 2006, a cavallo fra il primo e il secondo mandato di George W. Bush, che difese in prima persona un emendamento costituzionale per proibire i matrimoni fra omosessuali. In quest’ultimo lasso di tempo, 20 stati americani votarono a favore di un simile provvedimento.

Nell’immagine: una manifestazione a favore dei diritti delle coppie gay
(via)

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