Seppur con qualche tensione esterna e interna, le bombe a Gaza non si vedono più, mentre in Italia qualcuno ricomincia a metterle.
Persino la ministra della Cultura francese ha ammesso che i ladri che hanno rubato i gioielli dal Louvre sono stati «molto professionali»
Una sconsolata Rachida Dati ha dovuto ammettere che i ladri hanno agito con calma, senza violenza e dimostrandosi molto esperti.

Sono bastati sette minuti, quattro persone e un piano (quasi) perfetto per svaligiare la Galleria di Apollo del Louvre. Il furto è avvenuto domenica (19 ottobre) tra le 08:30 e le 08:40, poco dopo l’apertura del museo ai visitatori. Quattro ladri hanno utilizzato una scala meccanica montata su un veicolo per accedere alla Galerie d’Apollon (Galleria di Apollo) attraverso un balcone del primo piano dal lato della Senna. Due dei ladri hanno poi tagliato i vetri e sono entrati nel museo, minacciato le guardie e rubato i gioielli.
La ministra della Cultura Rachida Dati ha dichiarato all’emittente televisiva francese TF1 che le riprese del furto fatte dalle telecamere di sicurezza mostrano i ladri mascherati entrare «con calma, senza violenza e in modo molto professionale» e rompere le vetrine in cui erano conservati i gioielli. Non ci sono stati feriti durante la rapina e Dati ha descritto i ladri come apparentemente «esperti», con un piano ben preparato per fuggire su due scooter. Il Presidente Macron ha descritto il furto come un «attacco a un patrimonio che amiamo perché è la nostra storia» e ha promesso che «ritroveremo le opere e gli autori saranno assicurati alla giustizia». Nonostante la caccia all’uomo per cercare di arrestare i ladri e recuperare la refurtiva, le probabilità di successo sono molto basse. I gioielli infatti sono gli obiettivi perfetti per una rapina perché facili da “smontare”, fondere e rivendere nel mercato nero.
Come scrive la Bbc, secondo le autorità sono stati rubati otto gioielli. Tutti risalgono al XIX secolo, sono diademi, collane, orecchini e spille. Tutti gli oggetti sono appartenuti alla moglie di Napoleone, l’imperatrice Maria Luisa; a sua cognata, la regina Ortensia d’Olanda; alla regina Maria Amalia, moglie dell’ultimo re di Francia Luigi Filippo; e all’imperatrice Eugenia, moglie di Napoleone III. Altri due oggetti, tra cui la corona dell’imperatrice Eugenia e un diamante Regent (da 140,64 carati e valutato da Sotheby’s più di 60 milioni di dollari) sono stati ritrovati nei pressi della scena del crimine apparentemente caduti durante la fuga.
Le vol commis au Louvre est une atteinte à un patrimoine que nous chérissons car il est notre Histoire.
Nous retrouverons les œuvres et les auteurs seront traduits en justice. Tout est mis en œuvre, partout, pour y arriver, sous la conduite du parquet de Paris.…
— Emmanuel Macron (@EmmanuelMacron) October 19, 2025

Se è vero che tra i giovani esiste un'epidemia di solitudine, una delle spiegazioni possibili è la diffusione della cringe culture, filosofia fondata su una sola e unica regola: evitare a tutti i costi il rischio di risultare imbarazzanti.