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22:22 lunedì 20 ottobre 2025
La prima serie tv tratta dal Signore delle mosche l’ha realizzata Jack Thorne, il creatore di Adolescence Con la consulenza degli eredi di William Golding, per garantire la massima fedeltà della serie, prodotta da Bbc, ai temi e alle atmosfere del romanzo.
Il figlio del fondatore di Mango sarebbe sospettato nell’indagine sulla morte del padre Lo riportano i quotidiani El Pais e La Vanguardia: la polizia starebbe verificando delle supposte incongruenze nelle dichiarazioni di Jonathan Andic relative alle circostanze della morte del padre Isak.
È morta Sofia Corradi, la donna che ha inventato l’Erasmus “per colpa” della burocrazia italiana Aveva 91 anni e l'idea dell'Erasmus le venne quando in Italia non le furono riconosciuti degli esami universitari fatti negli Usa.
Persino la ministra della Cultura francese ha ammesso che i ladri che hanno rubato i gioielli dal Louvre sono stati «molto professionali» Una sconsolata Rachida Dati ha dovuto ammettere che i ladri hanno agito con calma, senza violenza e dimostrandosi molto esperti.
Gli addetti stampa della Casa Bianca hanno risposto «tua madre» a una normalissima domanda di un giornalista durante una conferenza stampa Una domanda sul vertice tra Trump, Putin e Zelensky a Budapest, che Karoline Leavitt e Stephen Cheung hanno preso molto male, a quanto pare.
Hollywood non riesce a capire se Una battaglia dopo l’altra è un flop o un successo Il film di Anderson sta incassando molto più del previsto, ma per il produttore Warner Bros. resterà una perdita di 100 milioni di dollari. 
La Corte di giustizia europea ha stabilito che gli animali sono bagagli e quindi può capitare che le compagnie aeree li perdano Il risarcimento per il loro smarrimento è quindi lo stesso di quello per una valigia, dice una sentenza della Corte di giustizia dell'Unione Europea.
È uscito il memoir postumo di Virginia Giuffre, la principale accusatrice di Jeffrey Epstein Si intitola Nobody’s Girl e racconta tutti gli abusi e le violenze subiti da Giuffré per mano di Epstein e dei suoi "clienti".

Persino la ministra della Cultura francese ha ammesso che i ladri che hanno rubato i gioielli dal Louvre sono stati «molto professionali»

Una sconsolata Rachida Dati ha dovuto ammettere che i ladri hanno agito con calma, senza violenza e dimostrandosi molto esperti.

20 Ottobre 2025

Sono bastati sette minuti, quattro persone e un piano (quasi) perfetto per svaligiare la Galleria di Apollo del Louvre. Il furto è avvenuto domenica (19 ottobre) tra le 08:30 e le 08:40, poco dopo l’apertura del museo ai visitatori. Quattro ladri hanno utilizzato una scala meccanica montata su un veicolo per accedere alla Galerie d’Apollon (Galleria di Apollo) attraverso un balcone del primo piano dal lato della Senna. Due dei ladri hanno poi tagliato i vetri e sono entrati nel museo, minacciato le guardie e rubato i gioielli.

La ministra della Cultura Rachida Dati ha dichiarato all’emittente televisiva francese TF1 che le riprese del furto fatte dalle telecamere di sicurezza mostrano i ladri mascherati entrare «con calma, senza violenza e in modo molto professionale» e rompere le vetrine in cui erano conservati i gioielli. Non ci sono stati feriti durante la rapina e Dati ha descritto i ladri come apparentemente «esperti», con un piano ben preparato per fuggire su due scooter. Il Presidente Macron ha descritto il furto come un «attacco a un patrimonio che amiamo perché è la nostra storia» e ha promesso che «ritroveremo le opere e gli autori saranno assicurati alla giustizia». Nonostante la caccia all’uomo per cercare di arrestare i ladri e recuperare la refurtiva, le probabilità di successo sono molto basse. I gioielli infatti sono gli obiettivi perfetti per una rapina perché facili da “smontare”, fondere e rivendere nel mercato nero.

Come scrive la Bbc, secondo le autorità sono stati rubati otto gioielli. Tutti risalgono al XIX secolo, sono diademi, collane, orecchini e spille. Tutti gli oggetti sono appartenuti alla moglie di Napoleone, l’imperatrice Maria Luisa; a sua cognata, la regina Ortensia d’Olanda; alla regina Maria Amalia, moglie dell’ultimo re di Francia Luigi Filippo; e all’imperatrice Eugenia, moglie di Napoleone III. Altri due oggetti, tra cui la corona dell’imperatrice Eugenia e un diamante Regent (da 140,64 carati e valutato da Sotheby’s più di 60 milioni di dollari) sono stati ritrovati nei pressi della scena del crimine apparentemente caduti durante la fuga.

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