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I Ferragnez e l’anno in cui abbiamo riscoperto il matrimonio
Da patto d’amore a evento social: da quando sposarsi è tornato a essere cool?
Chiara Ferragni e Federico Lucia al Festival di Cannes, il 13 maggio 2018 (Alberto Pizzoli/Afp/Getty Images)
C’è stato un periodo in cui, nelle interviste ai personaggi del mondo dello spettacolo, si sentivano ripetere in continuazione le parole “compagno” e “compagna”, usate per definire la persona con cui si condivide una relazione stabile, una casa, magari dei figli, senza però essere sposati. Il matrimonio sembrava un’usanza obsoleta, un rito inutile, addirittura rischioso, capace di indebolire e mettere a rischio l’amore e l’attrazione reciproca. I motivi erano tanti: la ribellione nei confronti dei genitori sposati in chiesa, l’ateismo (ma nemmeno restava la voglia di sposarsi in comune: una faticosa e inutile burocrazia), il piacere di mantenere in una relazione, per quanto consolidata, un minimo di instabilità: se eviteremo di chiamarci “marito” e “moglie” (termini che sanno di abat-jour spente in contemporanea e notti passate a letto dandosi le spalle), forse non ci annoieremo mai l’uno dell’altro e riusciremo ad amarci per sempre.
Da un po’ di tempo, però, qualcosa è cambiato. Forse sono state le coppie gay e lesbiche (e tutte le altre sfumature di identità di genere) a ricordare anche agli eterosessuali che il matrimonio è importante, e che prima di essere un dovere o un ultimatum posto da uno all’altro (leggenda vuole siano le donne a pretenderlo ancora: diceria tutta da verificare) è un diritto. Se ci si ama, è giusto pretendere di poter condividere proprietà e responsabilità, e che il legame venga legalmente riconosciuto. O forse sono stati i Vip, la solidità e l’efficacia di coppie come Beyoncé e Jay Z, Kanye West e Kim Kardashian, a farci tornare la voglia di sancire patti d’amore? Sarà il clima (economico, politico, sociale) di grande instabilità e disordine in cui ci troviamo immersi, ma sembra aleggiare nell’aria un’inconfessata voglia di stabilità, almeno nel campo delle relazioni amorose.
E se invece avessimo rivalutato il matrimonio soltanto perché non vediamo l’ora di condividerlo sui social? Nell’intervista rilasciata a Vanity Fair qualche settimana prima di ritrovarsi a petto nudo, fasciato da un asciugamano bianco, mentre canta una serenata alla sua nuova moglie di 30 anni più giovane, l’attore Vincent Cassel ha dichiarato: «Il vero legame indissolubile è avere figli. Ti lega all’altra persona fino alla morte (…). Il matrimonio è un atto sociale, un modo per dire: “Ti amo e voglio che lo sappia il mondo intero”».
L’atto sociale tra Cassel e la modella ventunenne Tina Kunakey Di Vita (chiamiamoli Kunassel) ha irritato molti. Prima di tutto i fan dei Bellussel (Cassel + Monica Bellucci): conosciuti sul set di L’appartamento, la donna più bella del mondo e l’attore dell’Odio sono stati insieme per 18 anni e hanno avuto due figlie. Poi lui è andato a vivere a Rio De Janeiro. Lei, sempre elegante e discreta, ha lasciato intendere che il motivo della rottura sono stati i tradimenti di lui, ma ha rassicurato tutti dicendo che non è certo rimasta da sola: ha già trovato un nuovo amore.
Dopotutto, Cassel si è soltanto adeguato all’estetica dei tempi. Una Monnalisa pallida, che parla piano e sorride poco, veste alla francese e fa di Parigi la sua città d’elezione, consacrata da un film come Malena, in cui a farla brillare è una potenza erotica passiva: Bellucci è ancora splendida, un’icona femminile senza tempo. Ma Tina è fresca, è l’oggi: sorride sempre con tutti i denti, usa Instagram con grande padronanza, ha una spumeggiante criniera di ricci. Lei non viene guardata, si fa guardare. Proprio come Meghan Markle, che sposandosi con Harry ha regalato uno sprint di contemporaneità alla famiglia reale, Tina ha rinfrescato l’icona, un po’ invecchiata, del povero Cassel, che in molti – invidiosi compresi – hanno criticato per la sua scelta: «è in crisi di mezza età», «si è rincoglionito». «Lui può ancora avere figli, rifarsi una famiglia, mentre per una donna sarebbe troppo tardi»: insomma, pare che la colpa della differenza tra l’orologio biologico maschile e quello femminile sia da imputare all’attore francese.
Cassel ha sposato la sua Tina, Emily Ratajkowski ha detto sì a Sebastian Bear-McClard (a febbraio: lei indossava un tailleur di Zara). A giugno abbiamo invece appreso che la pop star Ariana Grande, 25 anni, sposerà il comico Pete Davidson: lui le ha chiesto la mano dopo un mese che stavano insieme. Insomma, il 2018 è un po’ l’anno dei matrimoni di chi va forte su Instagram. E lo diciamo con un occhio già puntato sul profilo di Chiara Ferragni, che l’1 settembre sposerà Fedez. L’account dedicato alle mascotte in forma di pupazzo degli sposi, creato per l’occasione, ha già raggiunto, mentre scriviamo, circa 18mila follower. Sappiamo che sarà un rito civile e verrà celebrato a Noto, in Sicilia: una super festa che inizierà a Palazzo Nicolaci, si sposterà a Palazzo Ducezio e approderà a Dimora delle Balze. Lei indosserà Dior e lui Donatella Versace.
Sarà tutto sui social, perché gli sposi non hanno voluto vendere l’esclusiva a nessuno: gli invitati saranno liberi di pubblicare quello che vogliono sui loro profili. Hanno anche rinunciato alla lista nozze, trasformata in una goffa campagna di crowdfounding, presentata con un video in cui hanno specificato che i soldi racconti verranno donati a un progetto selezionato tra quelli proposti dai follower (finora hanno raccolto soltanto 21mila euro).
Ma il bello dei Ferragnez è proprio questo. Non sono perfetti, tantomeno eleganti. Sono come una coppia di ragazzoni di provincia, con i cani nel letto, il figlio hastaggato #LeoncinoMio e le famiglie esuberanti (a partire dalle suocere: una scrittrice e socialite, l’altra manager del rapper), solo che sono ricchi e famosi: insieme vantano un pubblico di oltre 20milioni di follower. I Ferragnez hanno riportato in auge il sogno del matrimonio con un gioioso cattivo gusto: la proposta all’Arena di Verona con i video insieme sullo sfondo, gli outfit coordinati, le case disordinate traboccanti di roba firmata. L’evento sarà una pacchianata senza precedenti, gli inviti virtuali sono ispirati al Coachella, circolano già le foto di una ruota panoramica. Ma in barba alla nostra presunta raffinatezza, Chiara Ferragni continua a dimostrarsi un’ottima imprenditrice e, lei sì, una vera femminista: non disprezza gli uomini né serba loro rancore, li utilizza invece per fare team. Dopotutto, bisogna ricordarlo, non ha mica iniziato da sola, ma con l’aiuto del suo ex Riccardo Pozzoli. Adesso anche lui è ricco e famoso, proprio quest’anno ha sposato la modella Gabrielle Caunesil. Insomma: vissero tutti felici e contenti. A noi non resta che disdire tutti gli impegni e prepararci a passare l’1 settembre su Instagram.