Cose che succedono | Social

La contadina cinese che è diventata ricca con il live streaming della sua vita

Quattordici milioni di follower e un milione di yuan (circa centoventiseimila euro) di introiti al mese: questi i numeri di Liu Mama, una contadina cinese che ha fatto del live streaming la sua principale fonte di reddito. I video di cui è protagonista, tutti realizzati dal genero-cameraman, la vedono occupata a dar da mangiare agli animali della fattoria, che gestisce insieme al marito, oppure a lavorare nei campi, mentre recita battute di humor spicciolo che, secondo quanto scrive il New Yorker, richiamano l’errenzhuan, una forma tradizionale di sketch comico dal vivo che è molto popolare in Cina e prevede un duo che si prende in giro a vicenda con barzellette oscene.

Il social su cui Liu Mama va in streaming è Kuaishou, il quarto social in Cina dopo WeChat, QQ e Sina Weibo. A differenza di questi ultimi, i cui utenti sono perlopiù di estrazione urbana e condividono dettagli della loro vita metropolitana, con una predilezione per lo sfoggio di abiti e accessori di lusso, su Kuaishou i contenuti sono decisamente più genuini e spesso caratterizzati da una comicità grossolana. Scrive il New Yorker che gli utenti di Kuaishou «sono perlopiù poveri, non istruiti e vivono in aree rurali. L’ottantotto percento di loro non ha frequentato l’università, il settanta percento guadagna meno di tremila yuan al mese e la maggioranza vive in città piccole e meno sviluppate economicamente. Molti, come Liu Mama, provengono da Dongbei, l’equivalente cinese della Rust Belt».

Quello che è interessante di questa piattaforma è il modello di business, perché su Kuaishou non si guadagna con le sponsorizzazioni ma grazie al contributo diretto dei propri fan, i quali possono fare dei “regali” ai loro utenti preferiti acquistando (con soldi veri) del credito nell’apposita valuta del social. Per questo motivo, su Kuaishou non ci sono né celebrity, né pubblicità. Come spiega Zhang Bo su Sixth Tone: «spesso gli utenti si raffigurano deliberatamente mentre fanno cose imbarazzanti o disgustose. Sebbene alcuni analisti abbiano criticato l’app perché ospita contenuti di basso livello, questa forma volgare di creatività ha reso Kuaishou popolare tra gli investitori». Insomma, l’anti Instagram di cui avevamo bisogno.