Attualità | Rassegna

Di cosa si è parlato questa settimana

I fotografi di Gaza, i volontari di Amnesty, il fiasco della Marvel e le altre notizie degli ultimi giorni.

di Studio

Polemiche – Striscia la notizia
HonestReporting, un’organizzazione non governativa che «monitora i media alla ricerca di pregiudizi contro Israele», ha pubblicato un’inchiesta secondo la quale fotografi di Gaza che lavorano con Associated Press, Reuters, New York Times e Cnn sarebbero stati presenti sui luoghi della carneficina perpetrata da Hamas il 7 ottobre sin dall’inizio. Tutti i media citati hanno categoricamente smentito che i loro collaboratori palestinesi fossero a conoscenza dell’attacco: il New York Times ha definito le accuse del governo di Netanyahu «false e offensive», difendendo il lavoro dei fotogiornalisti freelance.

Ancora polemiche – Violentini
Lo abbiamo già visto succedere in altre città del mondo: i volantini bianchi e rossi che ritraggono gli israeliani ostaggi di Hamas strappati, gettati per terra o nell’immondizia. Ora è successo anche in Italia, a Napoli, dove un uomo ha accusato tre dialogatori di Amnesty International di aver strappato e buttato in un cestino della spazzatura uno di questi volantini. Ne è seguita shitstorm sui social (ovviamente), video ricondiviso e commentato ovunque, accuse di antisemitismo e doppia morale, Amnesty International che smentisce e nega. Nella polemica si è come sempre perso di vista il punto: un volantino che chiede la liberazione di persone tenute prigioniere da un mese da un’organizzazione terroristica è diventato oggetto di scontro politico. Questo significa vivere nell’epoca dalla contrapposizione permanente, della polemica infinita. E insensata.

Politica – Albania dorata
In questi giorni si è molto discusso dell’accordo per la “gestione” delle migrazioni nel Mediterraneo siglato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni con il primo ministro albanese Edi Rama, che prevede che l’Albania metta a disposizione del nostro Paese alcune aeree del proprio territorio nazionale per la realizzazione di due centri destinati ad accogliere i migranti. Secondo quanto riportato dai principali quotidiani italiani, i vertici europei non erano a conoscenza dell’accordo, che appare molto confuso se non in contraddizione con le leggi italiane ed europee che regolano il diritto all’asilo. I due premier hanno detto che spiegheranno più avanti i dettagli, per ora rimane lo scoramento di fronte a un approccio ancora una volta del tutto sbagliato nell’affrontare il fenomeno migratorio.

Cinema – Marvel: Endgame
Nemmeno nell’immaginazione più sfrenata del più fantasioso creatore di multiversi sarebbe mai potuto succedere quello che sta succedendo in questi giorni: The Marvels, l’ultimo capitolo del Marvel Cinematic Universe, sta andando – e probabilmente continuerà ad andare – peggio delle aspettative, è appena uscito ma già si parla di primo flop della storia del Mcu. La superhero fatigue alla fine si è fatta sentire, il pubblico ormai vuole altro. Ma cosa? Negli Stati Uniti la risposta l’hanno avuta questa estate, grazie ai due miliardi e rotti incassati complessivamente da Barbiee Oppenheimer. In Italia la risposta è arrivata nelle ultime settimane, con un film che nessuno avrebbe mai immaginato in cima al botteghino, tantomeno nelle stesse settimane in cui usciva un nuovo cinecomic: C’è ancora domani, diventato il film italiano più visto nel periodo post-pandemico.

Moda – Venerdì nero
È morto venerdì dieci novembre Davide Renne, appena nominato Direttore creativo di Moschino. Dopo l’annuncio dello scorso ottobre, Renne era entrato in carica dal primo novembre e la notizia della sua scomparsa ha addolorato profondamente tutti gli addetti ai lavori. Dopo vent’anni di esperienza dell’ufficio stile di Gucci, dove sotto la direzione creativa di Alessandro Michele era diventato il referente per le collezioni Donna, era prontissimo per la sfida da Moschino: aveva tutte le carte in regola per fare un ottimo lavoro e tutti, nella moda, aspettavano con gioia il suo debutto.