Furto, appena uscito per La Nave di Teseo, è il primo romanzo di Gurnah dopo la vittoria del Nobel nel 2021. A Milano per partecipare alla Milanesiana, lo abbiamo incontrato e con lui abbiamo parlato del libro, di turismo, di furti e di Zanzibar.
La nuova serie di Netflix con protagoniste Julianne Moore e Meghann Fahy racconta le dinamiche di potere tra tre donne, ma soprattutto dell’uomo che le guarda dall’alto.
Mentre una nuova generazione si appresta a scoprire la saga grazie alla (già criticatissima) serie Hbo, i Millennial ancora non hanno capito cosa fare dell'eredità della Terf più famosa del mondo.
Cosa abbiamo letto a maggio in redazione.
Un quarantenne racconta la sua quotidianità vissuta con un disturbo psichiatrico e il risultato è un libro doloroso e potente: ne abbiamo parlato l'autore, Alcide Pierantozzi.
Dopo la prima al Festival di Cannes, abbiamo incontrato il regista a Milano per parlare con lui del suo nuovo film, La trama fenicia, appena uscito nelle sale italiane.
Dominic McLaughlin, Arabella Stanton e Alastair Stout sono stati scelti tra gli oltre 30 mila ragazzini che hanno partecipato al casting negli scorsi mesi.
La Repubblica islamica non ha gradito un commento sul film fatto dal ministro degli Esteri francese: ne è nata una crisi diplomatica.
È stato presentato in concorso all'ultimo Festival di Cannes, dove ha suscitato l'entusiasmo anche di Quentin Tarantino.
Il libro L'ultima acqua è un road trip nella California senza più acqua, ma anche nelle illusioni di prosperità finite. Forse per sempre.
Con la Palma d’Oro a It was Just an Accident diventa il secondo regista, dopo Michelangelo Antonioni, a vincere tutti i grandi festival europei. Un traguardo incredibile, soprattutto per un uomo che da 30 anni sopravvive a censura, repressioni, incarcerazioni.
Con le sue grandi fotografie in bianco e nero ha sempre sollevato importanti questioni etiche, politiche e ambientali.
Abbiamo incontrato lo scrittore al Salone del libro di Torino, dove ha presentato la sua nuova raccolta di racconti, Correzione automatica. Ci ha parlato di leva militare, viaggi nel tempo, Israele e Palestina.
A 66 anni, uno dei più apprezzati sceneggiatori italiani gira il suo primo film, di cui è anche protagonista. Lo abbiamo intervistato e ci ha raccontato perché l'ha fatto: per parlare di cose inutili e perché glielo ha consigliato Paolo Sorrentino.
Quindici minuti di applausi, la più lunga standing ovation in questa edizione del festival.
Perché l’ha fatta scrivere a un’AI, che se ne è inventati 10 su 15.