Estate a Biarritz

La località atlantica è un classico poco battuto dagli italiani: perché andarci e cosa fare.

di Studio
13 Luglio 2018

Il New York Times lo definisce «lo strano e duraturo fascino di Biarritz» in un recente articolo che racconta soprattutto il rapporto tra la località di villeggiatura atlantica e il regista Éric Rohmer, che qui, oltre ad avere una casa, ambientò Il raggio verde. Meta insolita per gli italiani, Biarritz è davvero un classico da conoscere, se non l’avete mai vista, non solo per le sue strepitose spiagge atlantiche, amate dai surfisti così come dalle famiglie parigine. Biarritz è uno stile di vita, che unisce il sapore nostalgico della villeggiatura novecentesca con la coolness della migliore gioventù europea.

Per andare al mare si può scegliere tra la spiaggia centrale (la Grand Plage), la più appartata Plage du Miramar, sotto il faro, (in realtà una continuazione della Grand Plage, superato l’iconico Hotel du Palais), mentre andando verso sud, c’è la piccola insenatura, del Port Vieux, e ancora oltre la lunghissima a perdita d’occhio Côte des Basques (quella ideale per praticare il surf, con tanto di scuole per tutte le età).

Oltre che al mare, si passeggia lungo la costa, arrampicandosi sui promontori, si passano le mattine a fare colazione al bar chiacchierando e leggendo, si pranza al mercato coperto, dove si trovano eccezionali banchi di formaggi, pescherie con degustazioni di ostriche, venditori di canelé (il buonissimo dolcetto tipico della vicina Bourdeaux), si provano i numerosi ristoranti, optando tra tradizione e sperimentazione. Non è una meta per chi punta soprattutto al divertimento notturno: la sera si passeggia tra le vetrine dei negozi (alcune raffinate librerie, artigiani che producono espadrilles) o si sta al bar a sorseggiare pastis, per ristorarsi dopo le lunghe giornate di mare.

Una buona soluzione è arrivare in treno in un paio d’ore da Bordeaux, collegata all’Italia con voli economici anche d’estate. Consigliatissime anche la visita notturna dell’acquario e una puntata nella vicina Saint-Jean-de-Luz, vecchio porto di pesca, con un fascino ancora diverso, ancora più al confine, anche culturalmente, tra Francia e Spagna.

Dove mangiare

Le Comptoir du foie gras, di fianco al mercato coperto, è il migliore indirizzo per l’aperitivo, anche se con qualche dificoltà visto che, nei mesi estivi, la zona al tramonto è sempre affollatissima: si ordinano piatti e bottiglie alla cassa e si portano ai tavoli di legno sulla strada: mangiando foie gras e bevendo bordeaux, ovviamente, ma non solo.
(Rue du Centre 1)

Le Pim’Pi è un piccolo locale di cucina creativa, un bistrot accogliente ma abbastanza ricercato, dove si può mangiare sia sulla strada che dentro: straordinaria la tartare di manzo con salsa di ostriche.
(Avenue Verdun 14)

– A 15 km da Biarritz, Saint-Jean-de-Luz, porto per la pesca alle sardine, oltre a costituire un’ottima alternativa è anche un santuario del pesce inscatolato e grigliato. Atmosfera conradiana alla Grillerie de sardines, osteria di pesce all’interno del porto.
(Avenue Pierre Larramendy 9, Saint-Jean-de-Luz)

Foto Getty
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