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Come Twitter sfrutta la televisione (e viceversa)

26 Ottobre 2011

Twitter e la televisione sono sempre più vicini, come due utensili utili allo stesso scopo. Twitter è infatti un ottimo mezzo per commentare in tempo reale (e in mondovisione, per rubare un termine televisivo) ciò che passa in tv, scatenando una discussione planetaria e virale. I grandi network televisivi stanno dunque cercando di sfruttare a proprio favore il fenomeno (così come il social network sta sfruttando il piccolo schermo: è un gioco a due parti, come spiega il New York Times) per attirare un pubblico particolare e interessante per gli inserzionisti pubblicitari. Il social mining applicato alla televisione è appena cominciato ma, come illustra questa infografica di Mashable su come i social network hanno seguito gli Mtv Music Awards di quest’anno, può dire molto sul conto di chi twitta guardando la televisione.

Nonostante la tv abbia ormai più di 60 anni e Twitter appena cinque, sembra evidente che i due medium siano connessi l’uno all’altro: lo dimostra anche il dilagare di hashtag “televisive” come #gf (indicante il Grande Fratello, ricominciato questa settimana), #xfactor eccetera. A proposito di X Factor, negli Stati Uniti la Fox, il network che lo trasmette, ha assunto una persona che legge tutti i tweet riguardo il reality show, per poi analizzarli e agire di conseguenza, modificando i contenuti criticati dagli utenti e rafforzando quelli che sembrano avere successo. Esperimenti simili sono in corso con il noto Weather Channel e – per uscire dal mondo televisivo – il New York Times.

Da questo anno, inoltre, gli spettatori americani potranno usare Twitter anche per votare il proprio concorrente preferito — un’innovazione, scrive il quotidiano newyorchese, resa possibile dai recenti investimenti di Twitter sul campo televisivo: l’obiettivo del social network è infatti di usare i tv show di maggior successo per attirare nuovi utenti e cercare di rendere la propria piattaforma profittevole.

Twitter infatti, nonostante il grande successo di “critica”, deve ancora trovare un modo per monetizzare l’hype mondiale che lo circonda, come ha spiegato il magazine New York. Forse puntare sulla social television potrebbe essere un buon primo passo per diventare più stabile.

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