Dai redattori e collaboratori e amici di Studio, i migliori (e i peggiori) film visti in sala durante l'anno che sta finendo. Con motivazioni e qualche GIF.
Esiste una piccola possibilità perché il Governo Letta riesca a cambiare passo: riconoscere che l'agenda la detta Renzi, convincere di questo anche Alfano e verificare subito se le cose chieste dal nuovo Pd sono realizzabili in tempi brevi.
Il nuovo Spike Lee, la possibilità di un aldilà "tecnologico, un ritratto di Assad: pezzi interessanti per il weekend, e per Natale, ché ormai ci siamo.
L'emendamento della «web tax» che ha infiammato il dibattito pubblico è entrato nel testo del ddl stabilità su cui il governo chiederà la fiducia. Ma se Google piange, noi possiamo ridere?
Le nuove app messaggistiche di Facebook, Twitter e Instagram; l'ascesa dell'eterea Snapchat: il backchannel e l'illusione facile della nostra privacy scomparsa.
Riassunto e analisi in più episodi di “On smarm”, il saggio del giornalista Tom Scocca apparso su Gawker che si domanda che fine abbia fatto la critica culturale. In questa parte: le repliche di Gladwell e deBoer.
Tutti i cult movie che il palinsesto generalista propone e ripropone durante le Feste. Anno dopo anno. Con un anniversario importante e qualche grande assente.
Tutto sulla sorpresa televisiva della stagione e sul suo conduttore, Pierluigi Pardo, con cui abbiamo parlato di calcio, televisione, politica e del suo nemico numero uno: la noia.
L'Occidente dice ai siriani: preparatevi a tenervi Assad. A gennaio la conferenza di pace (spostata da Ginevra a Montreux per non disturbare una fiera del lusso).
Doveva essere la Marcia su Roma. Pochissima gente, molto folklore e i nemici di sempre: i giornalisti, il signoraggio, le istituzioni. La rivoluzione ai tempi dello shopping natalizio.