Di cosa si è parlato questa settimana

Una settimana di scandali: abbiamo cominciato con l'inchiesta sull'immobiliare milanese, proseguito con gli Epstein Files che forse esistono e forse no, gran finale con il Ceo fedifrago al concerto dei Coldplay.

di Studio
19 Luglio 2025

Milano – Bersaglio immobile
Per la seconda volta nel giro di poche settimane, la Procura di Milano interviene nel rapporto tra investimenti immobiliari, rigenerazione urbana e politica della città di Milano, in una maxi-inchiesta che vede coinvolto (a sua insaputa) anche il sindaco Sala, oltre a immobiliaristi, architetti, dirigenti e assessori del Comune. L’ipotesi è quella di una rete di pressioni e relazioni improprie che avrebbe favorito il rilascio di permessi legati a grandi progetti immobiliari. Scontate la solita pubblicazione di intercettazioni e le conseguenti reazioni sui social. Molti gioiscono nel vedere la città nei guai. Nessuno ha ancora imparato ad aspettare che le inchieste si chiudano. Che Milano abbia prodotto in questi anni un modello di sviluppo rivedibile è fuori discussione, ma che questo problema di carattere politico-economico debba essere risolto dalle procure non è una buona notizia.

Stati Uniti – Caro amico ti schifo
Tra le tante cose che avrebbero potuto mettere seriamente in crisi l’ amministrazione Trump non era facile prevedere quale sarebbe stata la più pericolosa: non Elon Musk, non i dazi, neanche la guerra a Gaza. A far vacillare il consenso è stato invece uno dei casi-fissazione del movimento Maga: quello del finanziere condannato per sfruttamento della prostituzione e pedofilia Jeffrey Epstein, arrestato e poi suicidatosi in carcere nel 2019. La famosa “lista” di Epstein è da allora un punto fermo dell’universo QAnon confluito poi nel Maga, che non ha preso affatto bene la chiusura delle indagini e la smentita dell’esistenza della lista, che Trump aveva promesso di pubblicare per smantellare l’odioso “Deep State”. Ora è spuntata fuori anche una lettera, pubblicata dal Wall Street Journal, in cui Trump scriveva a Epstein tre anni prima dell’arresto: lui dice che è falsa e che Rupert Murdoch è un fetente, ma i suoi supporter più estremisti sono arrabbiatissimi e non si placheranno tanto presto.

Social – Il bacio dell’assasCeo
Probabilmente Andy Byron, Ceo di Astronomer, e Kristin Cabot, Chief People Officer della stessa azienda, non si aspettavano di diventare il caso dell’estate 2025. Lo scorso 16 luglio, erano entrambi a un concerto dei Coldplay al Gillette Stadium di Boston e si sono poi ritrovati sulla kiss-cam, il maxischermo presente in molti eventi americani (sia sportivi che musicali). Una coppia come tante, se non fosse che quando si sono rivisti sullo schermo sono chiaramente entrati nel panico perché, e non ci è voluto molto a scoprirlo, erano entrambi sposati e la kiss-cam aveva appena rivelato al mondo la loro relazione segreta. Ne sono venuti fuori meme e anche teorie del complotto, di sicuro sia Andy che Kristin avranno dovuto dare più di una spiegazione ai rispettivi partner.

Letteratura – Ghost writer
È morto mercoledì, a 84 anni, Gilberto Severini, scrittore di culto, appartato ai limiti dell’invisibilità, amato da Tondelli, che lo definì lo scrittore più sottovalutato d’Italia. Quasi tutta la sua produzione è stata pubblicata dalla piccola e indipendente Playground, casa editrice marchigiana, come lo scrittore. I suoi libri più famosi sono Congedo ordinario e A cosa servono gli amori infelici (finalista Strega 2011), storie di provincia, minime e profonde, scritte con uno stile essenziale, invisibile quasi quanto lui. Il consiglio è ovviamente di recuperarlo e leggerlo il più possibile.

Personaggi – Il volo
C’è stato un momento in cui Felix Baumgartner era l’uomo più famoso del mondo. Era il 2012, ottobre, e lui diventava il primo essere umano nella storia a saltare giù “dall’orlo dello spazio”. A prescindere da quel record, nella vita è riuscito in talmente tanti salti impossibili da guadagnarsi il soprannome di “Fearless Felix” (a lui piaceva anche “God of the Skies”, ma evitava di dirlo per non sembrare megalomane) e il diritto di sfoggiare senza imbarazzo un tatuaggio che diceva “Born To Fly”. È morto a 56 anni nella piscina di un hotel di Porto Sant’Elpidio, precipitato mentre faceva parapendio. Malore o guasto o incidente, si sta indagando su che cosa abbia portato alla tragica fine del suo ultimo volo.

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di Studio
Di cosa si è parlato questa settimana

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