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Ogni anno vengono prodotti 50 miliardi di Post-it

Sono quadratini di carta di 7 centimetri per lato con una parte retro-adesiva, usati per gli scopi più disparati, appunti, reminder di password, attacchi d’arte improvvisi, schermi per evitare che l’Fbi ci spii dalla webcam del computer. La 3M ne produce ogni anno circa 50 miliardi, da cui ricava circa un miliardo di dollari. Quartz ci fa sapere che ne esistono 27 dimensioni diverse, in 57 colori disponibili (non c’è solo il giallino sbiadito) e alcuni sono anche profumati. La loro versatilità ha ispirato l’architetto Yo Shimada che ne ha fatto materiale da costruzione tridimensionale usandone 30mila per la sua installazione Sticky Note Structures, in collaborazione con gli studenti dell’Università di Arte e Design di Kyoto. Anche se sembra un prodotto impossibile da innovare, il prossimo mese la 3M lancerà il Post-it Extreme, una versione waterproof che riesce a sopportare temperature dai -17° fino ai 48° gradi Celsius, fatta apposta per l’uso in cucina (ma ottimo anche per le spedizioni in Antartide).

I Post-it nacquero “per sbaglio” nel 1974 dal chimico Spencer Silver, che nel tentativo di creare una colla produsse un adesivo appena sufficiente a tener su i segnalibri. La 3M mantenne il brevetto esclusivo sui Post-it fino al 1997, ma continuò a preservare il dominio sul nome e sul distintivo colore giallo, registrato come trademark. I post-it sono poi entrati nella cultura mondiale da scrivania (non solo grazie a Carrie Bradshaw, che in un episodio di Sex and the City viene scaricata proprio con una nota gialla), fine a diventare oggetto d’arte, come dimostrano le sfide di murales fatte coi bigliettini tra le agenzie pubblicitarie di Manhattan. Esiste anche un servizio apposta per la loro creazione ideato da 3M in collaborazione con BuzzFeed: si chiama Mural Kit e trasforma ogni immagine in una gigantografia pixelata da costruire nota su nota. Per 50 dollari il servizio invia a casa un pacchetto con i fogliettini necessari e le istruzioni per comporre il capolavoro direttamente sul muro.