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Nuvole e software di riconoscimento facciale

Si chiama pareidolia ed è il fenomeno dell'”illusione subcosciente” che ci porta a vedere o sentire forme o suoni casuali come familiari. È, per esempio, quello per cui riconosciamo oggetti, animali o facce umane nelle forme delle nuvole. È successo a tutti noi, ma cosa succede quando si chiede a un software di riconoscimento facciale – simile a quello che su Faceboook individua le persone presenti in una foto e vi chiede di taggarli – di guardare il cielo e individuare “scientificamente” una faccia tra le nubi?

Shinseungback Kimyonghun è un team di artisti digitali con base a Seul che ha deciso di sperimentare in questo senso con il progetto Cloud Face, una collezione di immagini in cui nuvole e cielo formano facce umane secondo un algoritmo. Qui è possibile vedere una GIF che spiega il processo di riconoscimento del programma.

 

Immagini: alcuni dei lavori di Shinseungback Kimyonghun e un’installazione di Cloud Face.

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