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Lo studio che spiega perché “preferiamo” i tweet senza ritwittare

Marcare un tweet come preferito, cliccando sulla stella in basso a destra. Per chi non fosse avvezzo ai 140 caratteri – ma a un altro celebre social network – l’operazione è simile al “mi piace” di Facebook: lo si fa per esprimere una preferenza, ma non così forte da portarci a ritwittare o condividere il tweet. Per capire meglio cosa ci sia alla base di questa scelta, alcuni ricercatori in Inghilterra e Germania le hanno dedicato uno studio.

Gli studiosi hanno individuato ed elencato una serie di motivazioni che giustificano il click: molte delle persone intervistate hanno dichiarato di “preferire” un tweet banalmente perché li ha divertiti, perché apprezzano la persona che lo ha scritto o perché ha suscitato in loro un’emozione. I più narcisisti scelgono la stella solo perché il tweet in questione parla di loro, mentre la maggior parte degli utenti consultati ha affermato di usare il preferito come un segnalibro, per poter poi ritrovare il messaggio. Infine, com’è ovvio, c’è anche chi il tasto lo preme per sbaglio.

Le ragioni per cui gli iscritti al social network scelgono di non ritwittare qualcosa che hanno apprezzato, ma solo di contrassegnarla in questo modo, sono soprattutto due: quello che hanno letto non gli è sembrato così interessante da ripostarlo sul loro profilo, oppure il gesto di ritwittare gli appare troppo “pubblico”. La ricerca, però, non ha considerato i cosiddetti “hate-fav”, ossia le preferenze che in realtà celano l’intento di screditare un altro utente.

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