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La nuova sede “spaziale” di Apple e i problemi col vicinato

L’ultimo discusso progetto legato all’universo Apple è una costruzione avveniristica che dovrebbe sostituire la sua sede di Cupertino. La bozza, ideata dalla mente di Steve Jobs, prevede un enorme edificio a pianta circolare su un’area di 260 chilometri quadrati, capace di ospitare più di 14.000 impiegati e, nel suo enorme parco interno, 7000 alberi. La costruzione è stata soprannominata “Apple Spaceship” e sarà disegnata da Norman Foster.

L’astronava Apple è sbarcata sui media tempo fa – se ne parlava già nel 2012 – ma ultimamente ha subito ritardi dovuti a contrattempi di progettazione. Oggi sul San Jose Mercury News, un quotidiano californiano, Troy Wolverton sostiene che il progetto non avrà effetti benefici sulla comunità di Cupertino. Anzi, a dirla tutta si rivelerà una mezza catastrofe.

Innanzitutto, sostiene Wolverton, la tanto celebrata “foresta interna” dello Spaceship sarà chiusa al pubblico per questioni di sicurezza, per continuare elencando i problemi di traffico «gravi e  diffusi» che complicheranno la viabilità. Senza contare le incredibili dimensioni della struttura, «un nonnulla meno delle dimensioni del Pentagono… Vorreste l’Empire State Building o il Pentagono nel vostro cortile?», chiosa l’autore.

C’è poi la questione dei vantaggi per il business locale. Come si è detto, l’edificio raccoglierà migliaia di persone, ma sarà anche attrezzato per soddisfare i loro bisogni senza che esse escano dal suo perimetro, il che – unito al fatto che l’area scelta è residenziale – rende perlomeno dubbi i ricavi degli esercizi commerciali del luogo.

Per finire, gli 11.000 posti auto previsti – a fronte di più di 14.000 impiegati – congestioneranno verosimilmente i parcheggi della zona.

 

Immagine: una riproduzione in scala della futura sede di Apple (Dai Sugano / Bay Area News Group)