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E se BuzzFeed fosse il nuovo Huffington Post?

BuzzFeed, il sito statunitense di contenuti virali e curiosità, si sta trasformando, e punta a diventare una fonte giornalistica, aprendosi a nuove sezioni e assumendo personale qualificato. Come ha intenzione di farlo? Il piano del sito di lol, wtf, gattini e stramberie televisive sembra quello di affiancare materiale virale e leggero a una copertura di news credibile e prestigiosa. Una strada che ha già cominciato a percorrere, strappando al quotidiano Politico Ben Smith, notissimo giornalista e blogger.

Il risultato dell’entrata di Smith nel team non si è fatto aspettare: uno dei pochi scoop dei giorni del caucus dell’Iowa (l’endorsement di McCain a Romney) è stato dato in esclusiva proprio da BuzzFeed. E questo è solo l’inizio. BuzzFeed, infatti, secondo quanto scrive l’informatissimo TechCrunch, ha racimolato 15,5 milioni di dollari da vari investitori (tra cui il colosso editoriale Hearst), necessari per trasformare il sito in una testata giornalistica credibile, senza comunque abbandonare la natura virale originaria del prodotto – e anzi  sfruttandola, cercando una sinergia tra lolcats e news.

L’eccitazione che circonda il sito fondato nel 2006 in questi mesi ricorda molto quella che ha interessato per molti anni l’Huffington Post, il superblog fondato e diretto da Arianna Huffington. Entrambi sono destinati a sconvolgere non poco le carte del giornalismo tradizionale e online, stabilendo nuovi standard e aprendo nuovi orizzonti. L’HuffPo lo ha già fatto e in molti credono che anche BuzzFeed possa riservare sorprese. I due prodotti, d’altronde, sono strettamente legati, e da tempi non sospetti. BuzzFeed è nato nel 2006, fondato da Jonah Peretti, che l’anno prima aveva co-fondato il sito di news della Huffington. Entrambi, inoltre, beneficiano di contenuti creati da personale pagato e “volontario” (ovvero: non pagato), altra caratteristica diventata col tempo prassi pressoché globale.

Non è tutto: pare che BuzzFeed voglia seguire la scia di successo dell’HuffPo assumendo personale che vi ha già lavorato, come Ken Lerer, co-fondatore del superblog, e ora executive chairman di BuzzFeed; o Greg Coleman, ex presidente dell’HuffPo.

Il 2012 sarà un anno essenziale per il sito dedicato al buzz. E qualcosa sta già cambiando, visto che ci stiamo già abituando a seguire i sviluppi delle primarie repubblicane Usa, sulla sezione “politics” di un prodotto fino a qualche mese fa dedicato alle breaking news su Charlie Sheen.