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Nostradamus faceva anche la marmellata

Scrittore e astrologo francese, Nostradamus è conosciuto ai più come quel bizzarro profeta che nel 1555 predisse in rima una serie di avvenimenti che sarebbero accaduti nei secoli seguenti, tra cui la Rivoluzione Francese, le Guerre Mondiali e – secondo alcuni – l’elezione di Donald Trump. Ma le filastrocche non erano il suo solo passatempo. Atlas Obscura svela che, secondo quanto scritto nel suo Trattato dei Condimenti e delle Conserve del 1556, Nostradamus si dilettava da speziale anche nella manifattura di gelatine, marmellate e rimedi naturali di vario genere. Il trattato elenca una serie di miscugli edibili e dolciumi che all’epoca erano considerati rari e preziosi, nonché medicinali per la cura di alcune piaghe (sfortunatamente, nessuno di questi rimedi riuscì a salvare la moglie e i due figli di Nostradamus dalla peste).

Alcune ricette del profeta sembrano essere, tra l’altro, abbastanza nocive: si parla di trattamenti di bellezza a base di soda caustica (per creare delle mèche ante litteram) e cristallo sminuzzato (per un drastico scrub dentale). Compaiono persino elisir d’amore gelatinosi composti da cannella, mandragola e sangue di passero, per un effetto apparentemente migliore del viagra. Ma in mezzo a questo elenco di diavolerie medievali ci sono anche tante ricette commestibili che hanno ispirato la moderna conservazione della frutta, che all’epoca era considerata proibitiva. Una ricetta-tipo di Nostradamus per un’ottima marmellata di amarene prevedeva la cottura prolungata della frutta fino a tirar via noccioli e bucce, per poi mescolare con lo zucchero. Consiglio: se un cucchiaio di marmellata su un piatto non scivola bene, la confettura non è pronta alla conservazione. Nostradamus scrisse anche qualche capitolo del trattato sulle mele cotogne, sul marzapane e sulla zucca, a sua detta uno dei migliori rimedi sfebbranti.