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I tweet della Nra dopo le stragi compiute con armi da fuoco

La National Rifle Association è la principale lobby pro-armi americana, l’ente noprofit che cura gli interessi dei possessori di pistole e fucili e promuove la sicurezza nell’uso delle armi da fuoco. Dopo la strage del club Pulse di Orlando, in Florida, l’account Twitter ufficiale della Nra è rimasto privo di aggiornamenti per più di 40 ore, riporta Slate, interrotte da un link a un articolo di USA Today che si schiera contro l’idea che le leggi anti proliferazione di armi siano un deterrente per i terroristi.

Slate ha inoltre ripescato le reazioni “social” della lobby americana in seguito a 21 delle peggiori sparatorie avvenute in America dal 2009, l’anno in cui è stato aperto l’account @NRA. A Binghamton quello stesso anno un uomo sparò e uccise 13 persone in un centro immigrazione della cittadina dello Stato di New York; più di tre giorni dopo, l’account Twitter degli amici delle armi faceva finta di nulla.

Nel 2012, invece, un ex studente di un college di Oakland, California, aprì il fuoco per uccidere sette persone, ma appena cinque minuti dopo i fatti @NRA pubblicizzava un suo magazine digitale.

Lo stesso anno fu quello della terribile strage di Aurora, in Colorado, in cui James Holmes uccise 12 persone che erano andate a vedere Il Cavaliere oscuro al cinema. Nove giorni dopo, la Nra si vantava dei suoi progressi nell’ostacolare un disegno di legge internazionale volto a complicare il commercio di armi.

E, sempre nel 2012, avvenne la carneficina della scuola elementare Sandy Hook di Newtown, Connecticut, dove Adam Lanza uccise un totale di 27 persone (di cui 20 bambini). @NRA un minuto dopo la breaking news dichiarava agli utenti di Twitter di affrettarsi a tentare di vincere i suoi gadget. E qualcuno gli rispondeva «please, never tweet again».