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La migliore frutta dell’estate, secondo il New York Times

Qualche settimana fa il New York Times ha pubblicato una serie di classifiche di cibi pensate appositamente per l’arrivo della stagione calda: da quella firmata Julia Moskin, che ha elencato le migliori 9 tipologie di patatine fritte da mangiare sotto il sole, a quella redatta da Sam Sifton, che messo in ordine le salsicce più gustose. Pete Wells, critico gastronomico del magazine dal 2011, si è occupato della frutta estiva, scegliendola soprattutto in base alla versatilità.

 

5. Lampone

Secondo Wells i lamponi hanno un sapore molto “allegro”, ma il loro difetto è la durata, piuttosto breve: «un cesto di lamponi che al mercato sembrano gioielli possono essersi già ridotti in poltiglia quando arrivi alla porta di casa». Con i lamponi si possono fare tantissime cose, ricorda il critico, ma il modo più semplice per utilizzarli è lasciarli macerare con un po’ di zucchero per 15 minuti per ottenere un ottimo topping per gelato, torte o shorcake (qui la ricetta).

4. Pesca

«È quasi impossibile rovinare una pesca», afferma Wells. Tanti sono i dolci squisiti che si possono preparare con le pesche. Il critico suggerisce le ricette per crumble, cobbler e soprattutto per la “torta di pesche perfetta“. Ma questo tipo di frutto, sottolinea, sta molto bene anche con i secondi, a patto che non sia troppo maturo: tagliato a fette in un’insalata, accostato al prosciutto, oppure cucinato insieme all’anatra alla griglia o alle braciole di maiale.

3. Mirtillo

L’unico frutto estivo originario del Nord America: i cespugli bassi hanno il frutto più scuro, più piccolo e concentrato, mentre le varietà a cespuglio alto riempiono più velocemente il cappello o il cestino. «Una rapida sessione di raccolta», scrive Wells, «può essere sufficiente per accompagnare dei pancake o una ciotola di cereali, ma anche per un muffin». Per fare una torta, ovviamente, ne servono un bel po’ (qui c’è un articolo, sempre del New York Times, completamente dedicato alla torta di mirtilli).

2. Ciliegia

Sulle ciliegie Wells si sbizzarrisce, la sua recensione è quasi una poesia: «Nessuno condivide una ciliegia. È un piacere privato: dal modo in cui rotola in bocca una volta che la strappi dal gambo, all’improvviso afflusso di succo – che nel primo assaggio dell’anno è sempre più rigoglioso e complicato di quanto ricordi – alla tranquilla, uscita propulsiva del seme spogliato». Bollite con zucchero e un baccello di vaniglia costituiscono un’ottima base per bibite e cocktail. Annegando quelle più scure in una pasta simile a quella delle crêpes si ottiene uno squisito Clafoutis.

1. Anguria

Secondo Wells il suo sapore potrebbe essere definito “semplice” o unidimensionale. Qualcuno potrebbe definirlo addirittura noioso. Ma è proprio questa sua versatilità a renderlo il frutto ideale per l’estate: riempito di vodka oppure, in versione analcolica, di acqua e succo di lime, è ciò che di più dissetante si possa immaginare. Ma va bene anche per il pranzo, rivela il critico: basta tagliarla a cubetti e mescolarla con cipolle rosse, feta o un altro formaggio di capra o pecora e condirlo con olio, dragoncello, menta o anice.