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C’è una nuova app di dating che non ammette foto

È iniziata con un account Instagram, con cui raccoglieva annunci personali di donne queer e non binarie da tutto il mondo, una “antologia” di annunci dal tono poetico e originale, ma dopo aver conquistato oltre 30 mila follower, Kelly Rakowski, photo editor del Metropolis Magazine e già creatrice di un seguitissimo account Instagram di cultura lesbica, ha pensato di far diventare questa sua idea un po’ nostalgica una vera e propria app chiamata Personals, lanciando una raccolta fondi su Kickstarter.

Intervistata da Broadly, ha poi dichiarato di essere innamorata dei vecchi annunci personali che trovava nelle pagine finali di una rivista erotica come On Our Backs e che anche se, effettivamente, molti degli annunci che ha ricevuto nel corso del tempo sono di persone che cercano l’anima gemella, lei vede Personals più come «una comunità per trovare amici o persone con interessi in comune».

L’idea, per quanto semplice e antica, potrebbe essere addirittura rivoluzionaria. Cercare un partner, anche solo sessuale, in un luogo dove non bisogna passare attraverso foto brutte o incomprensibili: non è così strano immaginare che questo ritorno al passato potrebbe avere successo.