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Il mistero della grande scrittrice del Novecento scomparsa nel nulla a 25 anni
A 12 anni, scrive Atlas Obscura, Barbara Newhall Follett, nata nel 1914 in una cittadina del New Hampshire, aveva già pubblicato il suo primo romanzo, The House Without Windows. Barbara, figlia del critico Wilson Follett, aveva ricevuto un’educazione umanistica in casa, e a quattro anni scriveva già poesie: la pagina Wikipedia a lei dedicata la definisce «an American child prodigy novelist».
In altre parole, Barbara Newhall Follett non era quella che si direbbe una ragazzina comune. The House Without Windows attirò molte lodi e alcune critiche, spesso focalizzate sulla giovanissima età dell’autrice, ma l’attenzione attorno alla figura della bambina crebbe esponenzialmente. Quando alcuni suoi coetanei la presero in giro denigrando la sua attività, lei rispose con una lettera che diceva: «Non capite i motivi per cui devo svolgere il mio lavoro perché, in questo momento, non ne avete uno».
Oltre che dalla scrittura, l’infanzia di Barbara venne segnata anche dall’aver fatto parte degli equipaggi di alcune navi protagoniste in quegli anni di spedizioni nell’Atlantico: lei e la madre avevano deciso di salpare per reazione all’abbandono del padre Wilson, che si era unito in seconde nozze a una donna più giovane. Su questo sfondo, quando Barbara Newhall Follett aveva 14 anni uscì il suo secondo romanzo, The Voyage of the Norman D, che raccolse un successo di critica ancora più grande di quello del libro che l’aveva preceduto.