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È morto Robert Indiana, l’artista di LOVE

FILE - In this Sept. 24, 2013, file photo, artist Robert Indiana, known world over for his LOVE image, is interviewed in front of that painting at New York's Whitney Museum of American Art. The Maine-based pop artist plans to participate in International HOPE Day, a celebration of his art in countries across the world. Indiana will make a public appearance at noon outside his residence and studio on Vinalhaven Island on Sept. 13.(AP Photo/Lauren Casselberry, File)

Sabato 19 maggio, all’età di 89 anni, è scomparso Robert Indiana: artista, scenografo e costumista teatrale statunitense diventato una vera e propria icona della Pop Art. La notizia, tra le altre testate, è stata riportata da Artribune: l’artista è ricordato per le sue installazioni LOVE, nate da un progetto del 1964 per il MoMa di New York. La serie di opere è stata battuta in diverse aste per milioni di dollari ed è diventata simbolo universale di quella che lui chiamò «poesia scultorea»: insieme a LOVE, Indiana scolpì altre brevi parole come HUG e EAT. A farne diversi ritratti fu anche Andy Warhol nei suoi lungometraggi (EAT, Bob Indiana Etc).

L’immagine di LOVE fu trasformata in francobollo nel 1973 ed emessa dal Servizio postale degli Stati Uniti: da allora l’opera trovò una massiccia diffusione in diversi campi, talvolta incorrendo in usi non autorizzati attraverso riproduzioni e parodie. È stata tradotta in diverse lingue, dallo spagnolo al cinese, e ha influenzato le copertine di libri, album (un esempio: Il primo bacio sulla luna di Cesare Cremonini) e altre opere d’arte. Robert Clark (questo il vero nome di Indiana) ha tradotto la cultura della parola in assemblaggi, dipinti e sculture, alcune delle quali non mancarono di lanciare messaggi politici. L’ultima apparizione di una sua opera in Italia si ricorda al Chiostro del Bramante, a Roma, in occasione di una mostra chiamata proprio LOVE.