Il nostro manifesto di fiducia nel futuro del cinema italiano

Il nuovo numero di Rivista Studio contiene cinque copertine, cinque storie e cinque visioni per raccontare come il cinema italiano stia cercando di smuovere le acque e portare a galla delle vere novità, anche in mezzo a mille difficoltà produttive ed economiche.

26 Settembre 2025

Questo è l’editoriale del nuovo numero di Rivista Studio, uscito oggi e dedicato al Nuovo cinema italiano. Lo trovate in edicola, nelle librerie selezionate oppure, più semplicemente, sul nostro store online

L’approdo di Rivista Studio alla Mostra del Cinema di Venezia, questo settembre, non è stato un traguardo, ma un inizio. Con il primo appuntamento live, “Cinema Forever”, dedicato ai volti e ai linguaggi del nuovo cinema italiano, abbiamo portato una nuova, vibrante energia a quell’arte che, dopo anni di incertezza, sembra aver ritrovato la visione dei suoi giorni migliori. L’arena del Lido, che ha visto fiorire le leggende del neorealismo, oggi accoglie una nuova generazione di cineasti che non teme di sedersi su sedie da regista dalle forme inusuali, perché sa che, al di là della forma, la sostanza rimane la stessa: la necessità di raccontare storie coraggiose, autentiche e profondamente umane.

Questa è la stessa sostanza che popola le pagine di questo numero. Se negli anni Sessanta una nuova onda di registi – tra cui ricordiamo Marco Bellocchio, Bernardo Bertolucci, Paolo e Vittorio Taviani, Liliana Cavani ed Ermanno Olmi – si ribellava contro i padri e le convenzioni, portando sul grande schermo le inquietudini di una gioventù in trasformazione e lanciando una critica radicale alle istituzioni, oggi una nuova generazione di registi e attori sta dimostrando che il cinema italiano è più vivo che mai. Non copiano i maestri, ma ne raccolgono l’eredità, reinterpretandola con sguardi acuti e personali. In questo numero ne abbiamo incontrati e ascoltati alcuni, dando voce a talenti come Margherita Vicario, Francesco Costabile (la sua intervista la potete già leggere qui sul sito), Martina Scrinzi, Sara Petraglia e Anastasiia Kaletchuk. Cinque copertine, cinque storie e cinque visioni che, da sedie da regista diverse e fuori dagli schemi, ci hanno raccontato come il cinema italiano stia cercando di smuovere le acque e di riportare a galla una critica autentica, pur dovendo fare i conti con un sistema produttivo più fragile, un pubblico frammentato e un mercato dominato da logiche commerciali.

La domanda vera, alla fine, non è se il cinema possa ancora fare critica, ma se noi, come società, vogliamo davvero che lo faccia. Questo numero, il mio primo nella “casa di Studio”, nasce dal lavoro incredibile di tutto il team: Cristiano, Tommaso, Silvia, Francesco, Clara, Davide, Simona, Anna, Carolina, Elisa, Alberto e Vittoria. È il nostro manifesto di fiducia nel futuro del cinema italiano.

Francesco Costabile, il cinema reale che tutti dovrebbero vedere

Il suo Familia ha sorpreso per l’eleganza e la profondità con cui tratta la violenza di genere, diventando il rappresentante italiano all'Oscar per il Miglior film internazionale. Lo abbiamo scelto come uno dei volti del Nuovo cinema italiano, tema del numero di Rivista Studio che arriva oggi in edicola.

Leggi anche ↓
Pluribus è una delle migliori serie di questi anni, grazie a una delle protagoniste più insopportabili di sempre

Dopo il finale di stagione, restano solo due certezze sulla nuova serie di Vince Gilligan: la sua premessa era davvero geniale come sembrava e la protagonista Carol Sturka è una delle più odiose e indimenticabili viste alla tv.

Se Zootropolis 2 ha avuto tanto successo è perché piace agli adulti, ai bambini e soprattutto ai furry

Il film Disney è da settimane in cima al botteghino italiano e mondiale. A contribuire a questo successo c'è stata la comunità dei furry, per la quale questo film è una faccenda molto, molto seria.

Margherita Vicario, orizzonti di Gloria!

Questa sera su Rai3 arriva in prima visione Gloria!, film che l'ha resa la più famosa e premiata esordiente d'Italia. Di questo e poi di musica indie, di nonne, di teatro e secondi film abbiamo parlato con Margherita Vicario.

È morto Vince Zampella, l’uomo che con Call of Duty ha contribuito a fare dei videogiochi un’industria multimiliardaria

Figura chiave del videogioco moderno, ha reso gli sparatutto mainstream, fondando un franchise da 400 milioni di copie vendute e 15 miliardi di incassi.

Gli scatti d’ira di Nick Reiner erano stati raccontati già 20 anni fa in un manuale di yoga scritto dall’istruttrice personale d Rob e Michele Reiner

Si intitola A Chair in the Air e racconta episodi di violenza realmente accaduti nella casa dei Reiner quando Nick era un bambino.

Ardesia di Ruska Jorjoliani è il romanzo di tutti gli expat che sanno che torneranno a casa, prima o poi

Nata a Mestia, al confine con la Russia, trasferitasi a Palermo, Jorjoliani scrive in italiano per raccontare il suo Paese, la Georgia. L'abbiamo incontrata e con lei abbiamo parlato di radici, folklore, traduzioni, Stalin e turistificazione.