Nel 2013, quando aveva cinque anni, un’età in cui molti coetanei non sanno ancora scrivere, Toby Little ha espresso il desiderio di inviare una lettera a persone intorno al mondo. Il bambino inglese è stato inizialmente assecondato, si legge sul sito della sua storia, «dando per scontato che si sarebbe stancato dopo cinque missive. Non è andata così». Dopo la prima lettera, spedita a un amico di amici alle Hawaii, Toby non si è più fermato, mandando 880 messaggi a ogni latitudine. Oggi ha una pagina Facebook, il già citato sito e un libro pubblicato da Penguin: Dear World, How Are You?.
Il bambino di otto anni ha già ricevuto 367 lettere di risposta da ogni continente e da vari mittenti, da bambini in età scolare come lui a professionisti. Il tono è sempre confidenziale, come ovviamente si addice a un ragazzino della sua età, e molto tenero, ma anche interessato a capire le specificità del luogo in cui sta inviando la missiva. La sezione “italiana” delle lettere di Toby contiene un messaggio a una Danila, in cui l’autore del progetto scrive: «Sai perché l’Italia ha la forma di una scarpa che calcia un pallone?».