Attualità | Rassegna

Di cosa si è parlato questa settimana

I problemi di Peter Dinklage con Biancaneve e i sette nani, Neil Young che litiga con Spotify, la couture da sogno di Valentino a Parigi e le altre notizie degli ultimi giorni.

di Studio

Biancaneve e i sette nani, Walt Disney, 1937

Polemiche – Sempre la solita fiaba
Che quello della corretta rappresentazione delle minoranze nei prodotti d’intrattenimento sia uno dei temi della nostra epoca lo sappiamo. Che le corporation, per quanto si impegnino e facciano attenzione, prima o poi urteranno la sensibilità di qualcuno e faranno incazzare molti, anche quello lo sappiamo. Questa volta è il turno di Disney, accusata dall’attore Peter Dinklage di «arretratezza» per la decisione di tornare a raccontare ancora una volta la storia di Biancaneve e i sette nani.

Ancora polemiche – Rockin’ in the free world
Quella tra Neil Young e Spotify è stata una relazione complicata sin dall’inizio: già una volta il musicista aveva ritirato le sue canzoni dal catalogo Spotify perché secondo lui la qualità dell’audio era indecente. Poi le parti si erano riappacificate, il sereno sembrava tornato. Fino all’arrivo di Joe Rogan sulla piattaforma streaming: Young ha detto che lui non ha intenzione di condividere nemmeno lo spazio digitale con uno che diffonde bugie su Covid e vaccini. «O me o lui», ha detto il musicista. «Lui», ha risposto Spotify.

Altre polemiche – Netflix d’Arabia
A pensar male si fa peccato ma quasi sempre s’indovina. Difficile immaginare che i dirigenti Netflix non avessero previsto le polemiche che sarebbero seguite all’uscita del remake arabo di Perfetti sconosciuti: incita all’omosessualità e promuove l’immoralità, queste le accuse mosse da una parte dell’opinione pubblica, egiziana in particolare. Netflix dice che si tratta di arte, uno spunto di discussione senza pretesa di giudizio. E nel frattempo si gode il buzz sui social media di mezzo mondo.

Musica – Addio, polpettone
Michael Lee Aday è morto a Nashville, a 74 anni, il 20 gennaio 2022. Nato nel 1947 a Dallas, era figlio di un ex agente di polizia trasformatosi in imprenditore grazie a un rimedio miracoloso per la tosse e una maestra che cantava in un quartetto gospel. A dargli l’idea di chiamarsi “Meat Loaf” (“polpettone”) fu l’allenatore della sua squadra di football, che lo chiamava così a causa della sua forma fisica. Il resto è storia, e il suo album Bat Out of Hell (1977) è stato uno dei dischi rock più venduti di sempre.

Personaggi – Forza Giuliano
La notizia dell’infarto di Ferrara, ricoverato all’ospedale Misericordia di Grosseto, ha creato una certa apprensione sui social. Tra i tanti ad augurargli una rapida guarigione anche Berlusconi, pure lui ricoverato, ma al San Raffaele: «Forza Giuliano, grande amico mio!». Le condizioni del fondatore del Foglio, 70 anni celebrati il 7 gennaio con un articolo dal titolo “Oggi ho settant’anni e il privilegio di non ricordare quasi niente”, sono state definite dai medici «gravi ma stabili».

Moda – Anatomia couture
La settimana della moda maschile a Parigi è stata seguita dalla presentazione delle collezioni couture, proprio nel giorno in cui ci ha lasciato Manfred Thierry Mugler. Il suo lavoro sulla silhouette femminile ha segnato la storia della moda ed è stato significativo, questa stagione, vedere come i designer lavorano sullo stesso concetto modificando e ampliando il significato di couture. Come ha fatto, ad esempio, Pierpaolo Piccioli da Valentino, con una sfilata che ricorderemo.