Attualità | Rassegna

Di cosa si è parlato questa settimana

La sopravvivenza dell'Ucraina, l'esistenza di Godard, la Resistenza secondo Pausini, l'esuberanza di Di Maio e le altre notizie degli ultimi giorni.

Ucraina – Esistere, esistere, esistere
Nelle ultime settimane la resistenza ucraina si è trasformata in un contrattacco: l’esercito di Kiev ha liberato villaggi e riconquistato territori che ormai da mesi erano sotto il controllo di quello russo. Nessuno aveva previsto sarebbe andata così né che potesse andare così: fino a pochi giorni fa i russi erano ancora così certi della loro superiorità che per il 4 novembre – Giornata dell’unità nazionale in Russia – avevano in programma dei “referendum” per ufficializzare l’annessione di Kharkiv, Zaporizhzhia e Kherson. Quei referendum ora sono stati tutti annullati e rimandati «a data da destinarsi».

Cinema – Fino all’ultimo Godard
A 91 anni Jean-Luc Godard ha deciso di morire: è ricorso al suicidio assistito perché, come ha raccontato un amico che gli è stato vicino fino alla fine, «il suo corpo era stanco e non riusciva più a tenere il passo». È stato uno dei due padri della Nouvelle Vague assieme all’amico carissimo prima e nemico giuratissimo poi François Truffaut, è stato un regista rivoluzionario e un uomo radicale. Se ne è andato come ci si aspettava se ne sarebbe andato l’artista che fece dire al Parvulesco di Fino all’ultimo respiro che lo scopo di una vita è «diventare immortali e poi morire».

Moda – Chi non vuol essere milionario
Yvon Chouinard (e tutta la sua famiglia) di sicuro. Il fondatore di Patagonia, infatti, ha annunciato con un’intervista sul New York Times che, assieme alla moglie e ai due figli, ha deciso di cedere completamente il marchio a un fondo ad hoc e a un’organizzazione no-profit che si occupano di combattere il cambiamento climatico. E no, non avranno sconti dal fisco su questa particolare “donazione”. Essere nella lista degli uomini più ricchi d’America di Forbesha detto Chouinard, lo aveva fatto «davvero incazzare» e così ha deciso di agire. God bless his soul.

Polemiche – Laura non c’è
Ha preferito fare un passo indietro, Laura Pasini, di fronte alla richiesta di cantare “Bella ciao” mentre era ospite di El Hormiguero, un popolare quiz della tv spagnola. La celebre canzone della resistenza italiana, si sa, è diventata negli ultimi anni molto popolare per via di una brutta serie Netflix, ma la cantante italiana ha detto di non aver accontentato il suo pubblico perché «non voleva essere strumentalizzata». Ha anche aggiunto che aborre il fascismo, ma non è la prima volta che Pausini finisce in assurde polemiche di questo tipo: c’è anche stata un’organizzazione di esuli cubani che l’ha accusata di essere comunista e castrista, ma quella è un’altra storia.

Politica – Gigi dancing
Vista la sua già lunghissima e prestigiosissima carriera politica, ogni tanto ci dimentichiamo che Luigi Di Maio è un giovane uomo e che, come tutti i giovani uomini, ha il diritto-dovere del divertimento. Nel mezzo di una campagna elettorale che nel migliore dei casi è stata noiosa e nel peggiore deprimente, le immagini del ministro degli Esteri portato in trionfo dal personale della fokloristica Trattoria Nennella di Napoli ci ricordano che la politica può anche essere leggerezza, divertimento, spensieratezza. O, come ha detto Di Maio commentando un caffè preso in un bar della Pignasecca, «è a fin ro munn».