Attualità | Rassegna

Di cosa si è parlato questa settimana

I video di Meloni e Marin, i meme di Letta, le Stories di Ferragni e le altre notizie della settimana.

Sanna Marin durante un discorso a Lahti, in Finlandia, lo scorso 24 agosto (Foto di Heikki Saukkomaa/AFP via Getty Images)

Polemiche – Videodrome
Questa settimana non si è parlato di altro che del video di uno stupro avvenuto a Piacenza condiviso da Giorgia Meloni sui social. Di fronte alle (sacrosante) critiche, lei si è difesa dicendo che il video lo ha trovato sulle homepage di diversi quotidiani online e si è limitata a condividerlo, cosa che nell’opinione della leader di Fratelli d’Italia dovrebbe in qualche modo, per qualche motivo, rendere meno grave la sua scelta. Alla fine il video è stato rimosso dai social. Al termine della campagna elettorale manca ancora un mese: speriamo i moderatori delle piattaforme siano tornati dalle ferie freschi e riposati.

Ancora polemiche – Agenda Ferragni
Dopo aver lanciato l’allerta sulla sicurezza a Milano, un problema che a quanto pare Chiara Ferragni sente molto, l’influencer più famosa d’Italia continua a dettare l’agenda del Pd, che d’altra parte sembra averne bisogno. Questa volta Ferragni ha voluto (giustamente) parlare di aborto, o meglio della situazione in cui versano le regioni governate dalla destra, a cominciare dalle Marche, dove l’interruzione volontaria di gravidanza è stata resa quasi impossibile. Per Giorgia Meloni la regione del centro Italia è un modello, per Ferragni un abominio: fa paura chiedersi chi la spunterà.

Social – Memento Letta
Gli spunti comici forniti dalla campagna elettorale sono numerosi (anche se sempre minori di quelli tragici), quasi sempre e quasi tutti involontari. Enrico Letta era serissimo quando ha postato sui suoi social delle grafiche nuove fiammanti ideate dal visual dream team al quale il Pd si è affidato per questa campagna. «Con Putin/Con l’Europa, scegli», si leggeva nella grafica, un invito del segretario del Pd all’elettorato italiano: scegliete da che parte stare. La risposta dell’elettorato: stiamo dalla parte dei meme, come dimostrano le infinite variazioni di quella grafica apparse sui social.

Politica – Dirty Dancing
Se per i politici vecchia scuola gli scandali avevano a che fare con festini a luci rosse o intercettazioni, per i pochi Millennial al potere il problema sembrano essere gli amici che pubblicano foto e video senza consenso sui social. A scoprirlo sulla sua pelle è stata la premier finlandese Sanna Marin, che si è dovuta scusare per un video in cui la si vedeva ballare durante una cena a casa di, appunto, amici. Una scenetta piuttosto innocua, che ovviamente ha causato un putiferio con annesse teorie cospirazionista di matrice destrorsa, ma è singolare che per criticare Marin si scelga sempre e solo la sua vita privata e non le sue iniziative politiche.

Esteri – Le colpe dei padri
Per quello che ne sappiamo, la bomba che ha fatto esplodere l’auto sulla quale viaggiava Darya Dugina era indirizzata a suo padre Aleksandr, il “filosofo di Putin”. In Russia l’indagine sull’accaduto è durata pochissimo: l’esecutrice sarebbe (ovviamente) una ucraina del battaglione Azov, il mandante il governo di Kiev, l’attentato un atto di guerra, Dugina una vittima civile che ha pagato per il suo sostegno all’operazione militare speciale. Per il momento, nessuno al di fuori della Russia ha riconosciuto come credibile questa ricostruzione, ma la morte di Dugina ha già avuto conseguenze: gli ucraini, infatti, hanno preso malissimo la preghiera dedicatale da Papa Francesco, che l’ha definita una «vittima innocente».

Cronaca – Killing Maria Adela
Sembra quasi la storia di Villanelle, la spia russa interpretata da Jodie Comer in Killing Eve, se non fosse che di Maria Adela Kuhfeldt Rivera sappiamo solo che ha frequentato per anni i circoli Nato di Napoli per poi tornarsene misteriosamente nel 2018 a Mosca. La sua storia è stata rivelata da un’inchiesta congiunta di Repubblica, Bellingcat, Der Spiegel e Insider, che hanno ricostruito i movimenti della donna, imprenditrice nel campo della gioielleria dalla «complessa situazione sentimentale» e un passato nebuloso. Il suo vero nome pare sia Olga Kolobova: speriamo arrivi presto la serie tv.