Attualità | Rassegna

Di cosa si è parlato questa settimana

I referendum bocciati, Drusilla Foer presa (troppo) sul serio, l'Euphoria-mania e le altre notizie della settimana.

Uno screenshot da Euphoria

Polemiche − Bocciati allo scritto
Che fossero argomenti sentiti dall’opinione pubblica si sapeva, si era capito durante la raccolta delle firme. La bocciatura da parte della Consulta dei referendum su eutanasia e legalizzazione della cannabis ha generato un dibattito accesissimo (come da aspettative): da una parte chi benedice la saggezza della Corte, che avrebbe salvato il Paese da un futuro orrorifico fatto di tossicodipendenza diffusa e omicidio legale, dall’altra chi contesta la spiegazione della bocciatura data dal presidente della Corte, Giuliano Amato, secondo il quale i quesiti non erano passabili perché, semplicemente, scritti male.

Tv − Pazzi di Euphoria
Abituati come siamo a consumare la maggior parte delle serie in blocco alla loro uscita, è quasi consolatorio vedere come avanza, settimana dopo settimana, la discussione intorno a Euphoria. Dall’entusiasmo per i look alle critiche sull’eccessivo uso del nudo da parte del suo creatore Sam Levinson, dai dubbi sugli archi narrativi dei personaggi alle lodi per cinematografia, costumi e make-up fino all’innamoramento collettivo per Angus Cloud, vero eroe di questa stagione, la serie con Zendaya è ancora sulla bocca di tutti, oltre che sulla cover del nuovo The Cut.

Pop − Mollaci Kanye
Per riassumere quello che è successo questa settimana nel mondo di Kanye West probabilmente non basterebbe l’intera newsletter, ci limitiamo perciò a comunicare che anche questa settimana Kanye si è lamentato di Pete Davidson, detto Skete, e ha continuato a litigare a distanza con la ex Kim Kardashian, che lo accusa di stalking, ma è anche uscito il documentario Netflix su di lui, che pare non gli piaccia, mentre Julia Fox, ormai ex anche lei, ha annunciato che collaborerà con Anna Delvey, la scammer protagonista di Inventing Anna. Dovrebbe essere tutto.

Cinema − Divina Commedia
È morto a 75 anni, nella sua casa in California, il produttore e regista Ivan Reitman. Negli anni ’80 Reitman cambiò la storia della commedia cinematografica americana, prima facendo conoscere al grande pubblico il talento di John Belushi con Animal House (film di cui fu il produttore) e poi girando Ghostbusters. «La perdita di uno degli ultimi grandi talenti dell’epoca del grande schermo mi spezza. Chi chiamerò ogni giovedì, adesso?», ha scritto l’attore Dan Aykroyd, ricordando l’amico di una vita.

Politica − Pool Party
Il 17 febbraio del 1992 veniva arrestato Mario Chiesa e cominciava Mani Pulite. In questi giorni sono stati moltissimi i ricordi e gli approfondimenti dedicati a quel periodo storico, e una cosa è emersa piuttosto chiaramente: sì, sono passati trent’anni ma no, ancora non ci siamo messi d’accordo su cosa sia stata davvero Tangentopoli, se il colpo di stato sfiorato che sostengono i detrattori, la rivoluzione mancata di cui parlano i sostenitori o un’altra cosa ancora, diversa e distante da questi due estremi.

Spettacolo − MetaDrusilla
La sua apparizione a Sanremo è stata una delle più apprezzate: di Drusilla Foer si è lodata l’eloquenza, l’eleganza, la sagacia, la capacità di prendersi il palco e fare intrattenimento. In sostanza, la sua bravura nella recitazione: Drusilla, infatti, è un personaggio di Gianluca Gori, ma questo particolare non è sembrato chiaro a tutti dopo la sua intervista a Verissimo dello scorso sabato. Dove Gori interpretava Drusilla, appunto, ma in tanti, compresi alcuni grandi giornali, hanno preso per vera la sua storia, e pure i divorzi, in un assurdo tutto italiano.