In questa puntata siamo andati alla Darsena, punto di raccolta delle acque del Naviglio Grande, ad assistere alla Ticinese Boat Cup, una appassionante gara di modellismo di barche a vela.
Una giacca in felpa che potesse essere indossata tutti i giorni, come parte essenziale di un guardaroba che potesse unire la funzionalità all’estetica, il formale e lo sportswear. Quella giacca verrà presto ribattezzata “Easy” e sarà il punto di partenza di Circolo 1901, il brand fondato da Gennaro Dargenio in Puglia (a Barletta) nel 2008. Ora Circolo 1901 ha una nuova casa a Milano, Officina Circolo, che durante i giorni delle scorse sfilate maschili ha ospitato una speciale performance dell’artista Charlemagne Palestine (avevamo raccontato tutto qui).
Un evento, e uno spazio, che raccontano bene l’approccio che ha caratterizzato Circolo 1901 sin dalla sua fondazione e che, proprio come la Easy Jacket, è l’emblema di un’idea degli abiti al servizio delle persone che li indossano, e non il contrario. In poco più di un decennio, Circolo 1901 è infatti diventato un marchio che può vantare una presenza in più di 25 Paesi nel mondo, con una rete di distribuzione che attraversa tutta la penisola italiana ma anche l’Europa, gli Stati Uniti, il Canada, la Russia e il Giappone. Per le oltre 1.200 boutique multi-brand vengono prodotti 90 mila capi a stagione, con una percentuale del 54 per cento del fatturato totale realizzato nei mercati esteri. Una realtà in continua crescita che ha la missione di espandersi su nuovi mercati e coinvolgere un target sempre più dinamico investendo in attività di marketing, comunicazione, ricerca e sviluppo. Una realtà, non da ultimo, che rappresenta poi una parte importante del tessile del nostro Paese, quella pugliese, sempre poco raccontata ma presente, e vivace.

Un nuovo spazio per Milano
Officina Circolo, in viale Cassala 25 (non lontano dai Navigli), è la realizzazione concreta della filosofia del brand: un’ex officina Moto Guzzi degli anni Sessanta di 400 metri quadrati ripensata dall’architetto Alessandro Scotti e realizzata da Ingenii. Il progetto di ristrutturazione preserva il carattere originale del sito e mantiene alcuni degli elementi già presenti, come le piastrelle originali color Tiffany che la fanno sembrare quasi una piscina e creano un’atmosfera intima e ricercata. Curato personalmente da Dargenio, il design interno è invece materico e funzionale. «Come i capi di Circolo 1901, questo spazio è pensato per accogliere senza limitare: un ambiente che si adatta, vive e invita alla scoperta», ha spiegato l’architetto Scotti. Il progetto si inserisce nella strategia di crescita del brand, che così rafforza ulteriormente la sua presenza nella capitale della moda dopo l’investimento in una nuova sede a Barletta nel 2023.
«Officina Circolo non è solo un nuovo spazio fisico, ma un simbolo del nostro percorso e della nostra identità», ha raccontato Dargenio, «In questa occasione speciale, abbiamo voluto riunire l’intera famiglia Circolo: dai nostri partner di distribuzione di lunga data in Giappone e Svizzera ai responsabili di produzione della nostra sede in Romania. Insieme, abbiamo celebrato un traguardo importante: un dialogo tra moda, architettura e musica. Presentare la nuova collezione Primavera Estate 2026 in questo contesto unico invia un messaggio chiaro: continuiamo a crescere, uniti da una visione condivisa e da una passione per l’eleganza che si evolve senza perdere la sua autenticità». Lo showroom è infatti pensato per non essere soltanto uno spazio espositivo, ma un luogo che in grado di accogliere visioni che provengono dalla moda e dall’arte, uno spazio votato all’incontro. La scelta di Charlemagne Palestine, d’altra parte, è anch’essa emblematica: per la sua performance l’artista ha utilizzato un pianoforte Fazioli, simbolo dell’eccellenza artigianale italiana, arricchito come di consueto dai suoi oggetti totemici, e creato un continuum sonoro che ha avvolto e trasportato gli spettatori. Un evento che racconta bene le affinità culturali di Circolo 1901 e il suo impegno nel creare un universo, tanto con l’abbigliamento quanto con lo spazio di Officina Circolo, coerente e di spessore. Officina Circolo, quindi, è oggi una realtà a tutti gli effetti e promette di offrire a Milano un luogo di incontro per partner commerciali, creativi ed esperti del settore, qualcosa di cui la città ha molto bisogno.

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