Sono uscite le date del tour di Lux: partirà il 16 marzo 2026 da Lione e si chiuderà il 3 settembre a Portorico.
Arabella, un film, due amiche
Carolina Cavalli e Benedetta Porcaroli, rispettivamente regista e attrice de Il rapimento di Arabella, al cinema dal 5 dicembre, sono le protagoniste della nostra nuova digital cover.
Il rapimento di Arabella, dal 5 dicembre al cinema, è il secondo film da regista di Carolina Cavalli dopo Amanda del 2022. I due film hanno dei punti di contatto, non solo l’estetica rigorosamente indie, che li fa sembrare film americani più che italiani. Sono entrambi film che raccontano di viaggi e vagabondaggi, di amicizie femminili e hanno un modo molto delicato di affrontare le questioni legate alla salute mentale. Ma soprattutto in entrambi i film c’è Benedetta Porcaroli al centro assoluto della scena. Arabella, è la storia di un malinteso rapimento di una bambina (Arabella, appunto, interpretata dalla sorprendente Lucrezia Guglielmino), da parte di Holly interpretata da una Porcaroli intensa, nevrotica, poetica; una parte che ha fatto vincere all’attrice romana il premio Orizzonti a Venezia per la miglior interpretazione femminile.

Holly è convinta che Arabella sia se stessa da piccola, come se uno squarcio nello spazio-tempo le avesse permesso di incontrarsi e ,una volta caricata in macchina la bambina incontrata per caso, inizia un’avventura fatta di incontri strambi, scenari metafisici e dialoghi filosofici venati di una comicità surreale. A settembre Rivista Studio ha dedicato la sua storia di copertina al nuovo cinema italiano, intervistando registi e attori che ci sembravano potessero stare insieme, anche se molto diversi, perché rappresentavano allo stesso tempo un cambiamento e il futuro del nostro cinema. Raccontare Il rapimento di Arabella è idealmente un proseguimento e un’espansione di questo discorso. Abbiamo incontrato Carolina Cavalli e Benedetta Porcaroli a Milano una grigia domenica mattina autunnale. Abbiamo chiacchierato con loro di cinema, di infanzia, di viaggi e soprattutto del rapporto che le lega. Un’amicizia nata sul set di Amanda e arrivata cinque anni dopo a un secondo film. Un’intesa, come si vede dal video integrale dell’intervista, fatta di complicità, stima professionale, affetto, che fa capire quanto il cinema sia anche una storia di relazioni umane e di incontri. Buona visione.
Anche stavolta c'è lui in cima alla classifica mondiale di Spotify, degna chiusura di un 2025 in cui ha realizzato uno dei dischi più apprezzati, messo la sua Porto Rico al centro del mondo della musica e, soprattutto, fatto imbestialire la destra americana.