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Ci rimangono solo Brad Pitt e Jennifer Aniston?

Il loro saluto ai Sag Awards ha riacceso le speranze dei fan della coppia, ma perché siamo così fissati con le celebrity degli anni Novanta?

Brad Pitt e Jennifer Aniston ai Sag Awards, 19 gennaio, Los Angeles. Foto di Emma McIntyre/Getty Images for Turner

A tenere i piedi ben piantati a terra con gli affari nostri possiamo dire di aver imparato. Ormai teletrasportarsi a momenti di tenero amore condiviso, di sì sulla spiaggia e nidiate di figli con tipi appena conosciuti abbiamo imparato che non si fa, ci ripetiamo che non vale la pena. Abbiamo imparato ad andarci piano. Vediamo come va, diciamo distrattamente a chi ci chiede qualcosa. E lo stesso consigliamo di fare quando i protagonisti di questo tipo di racconti non siamo noi, ma i nostri amici. Ma certo, non metterti fretta, vedi come va.

Poi capita che vediamo un polso trattenuto, uno scambio di sorrisi, ed eccoci a fiondarci non solo dall’altra parte dello Stargate lato futuro, ma anche in quello del passato. Ma certo, Jennifer Aniston e Brad Pitt devono tornare insieme! Anzi, si sentono già, lui ha chiesto il suo numero di telefono per farle gli auguri. Non solo, si sono sempre amati, è stato un errore separarsi. Che ci volete fare, è stata tutta colpa della classica sindrome da abbacinamento da bellissima e tormentata, che ti tira scemo e per questo ti ossessiona e fai le cose più pazze perché insomma lei è bellissima e tormentata e ok, chiamateci Brangelina e adottiamo bambini al posto di accontentarci delle calamitine per il frigo. E invece eccola, la ragazza per cui il tuo cuore non ha mai smesso di battere, Brad, è la fidanzata d’America, la Rachel Green con la piega sempre perfetta e le camicette firmate Tommy Hilfiger.

Foto di Emma McIntyre/Getty Images for Turner

Eccola, Jennifer Aniston, anche lei fresca di premio come Miglior Attrice per The Morning Show. Eccola, splendida cinquantenne infilata in un Galliano per Dior super Nineties (e cos’altro, sennò). Sono bastate quelle quattro foto durante i Sag Awards di Los Angeles per far dire sì, ecco che succede, lo sapevamo. Applausi isterici e abbracci scomposti con i nostri compagni di divano. È infatti una sorta di lieve ossessione quella che circonda la coppia Aniston-Pitt. Già quando erano fidanzati prima e sposati poi (dal 1998 al 2005), senza social e senza gli scatti commoventi di Pete Souza erano più amati degli Obama. Belli, luminosi, famosi. Una coppia equilibrata dove ognuno continuava a portare il suo nome e nessuno si sognava di chiamarli Anipitt, Pittiston o Brannifer. Lui appiccicato sui muri delle camerette femminili di mezzo globo, oggetto di diatribe su se stesse meglio con i capelli lunghi come in Vento di Passioni o con i capelli corti come in Seven. Lei ospite fissa delle case di mezzo globo grazie a una delle serie più amate della storia, Friends, dove, visto che non era né simpaticissima né fortunatissima, non poteva che stare simpatica a tutti (tranne a Will, cammeo di Brad Pitt nella stagione 9). Come tifavamo per lei e Ross, semplicemente ci veniva spontaneo farlo anche per lei e Brad Pitt. Non si è capito bene perché ci veniva da immedesimarci con lei, ma di certo non lo potevamo fare con Angelina Jolie. Anche perché si sa, con le rubamariti all’inizio si fa sempre un po’ fatica a solidarizzare.

Forse è perché non siamo mai del tutto usciti dagli anni Novanta, ma la storia tra Brad Pitt e Jennifer Aniston l’abbiamo seguita tutti, da sempre. Forse è perché è una sorta di spin-off di Friends, una serie che continuiamo a rivedere come un balsamo emolliente per dimenticare le nostre paturnie e per perpetrare l’illusione che tutto questo sia ancora presente e non un passato ormai vecchio di 30 anni.

E poi Jennifer Aniston e Brad Pitt possono fare per noi quello che noi consigliamo di non fare mai, né a noi stessi né ai nostri amici. Già nelle Smemoranda del liceo ci appuntavamo un forse apocrifo Andrea Pazienza che ci ricordava che «Non si torna indietro nemmeno per prendere la rincorsa». Aniston e Pitt invece possono strapparci la pagina del diario e dimostrare che a volte le minestre riscaldate sono buonissime, che certi amori non finiscono, fanno giri immensi e poi ritornano, che l’amore vero non ha tempo, che ricordiamoglielo al mondo chi eravamo e che potremmo ritornare. Come in un life-game, poi saranno sempre comunque loro a tornare a dimostrare il contrario, che se ti sei lasciato una volta è probabile che ti lascerai di nuovo, che con l’età che avanza che brutte bestie ruvide si può diventare. E figuriamoci se non tornano a galla i non detti e le ferite, quelle a mezzo stampa, poi. Saranno loro, Ross e Rachel, Brad e Jennifer, a dimostrarcelo. Noi staremo sul nostro divano, a tifare e a soffrire con loro. Noi lo abbiamo imparato a tenere i piedi ben piantati a terra, forse.