La calzatura ibrida che, dopo gli sfarzi del Re Sole, significa understatement: simbolo politico, che accomuna la Tatcher alla commessa.
Può un panino trentennale essere ancora il termometro dei gusti italiani? Momenti epici tra telepass, focaccia e zibello dop.
Come Timberlake, con un singolo e un matrimonio, è riuscito a tagliarsi per sempre i riccioli di Walt Disney. E a piacere ai fratelli Coen.
I 501 compiono 140 anni. Perché i jeans tornano sempre, non cambiano mai e spesso sono gli unici a convincere circa il concetto di unisex.
Perché allora nessuno voleva essere Mel C e ora risulta avanguardista della coolness? Indagine sulla moda che chiede aiuto allo sport.
Due film contemporaneamente in produzione sulla vita dello stilista. Quanto si può sviscerare un mito, fino a stravolgerlo?
Racconto dei Magazzini Allo Statuto: tra bandierine dei mondiali e giacche Anni '80, come non passare mai di moda restando sempre fedeli a se stessi.
Nuvole di profumo vs quote rosa: perché i modelli guadagnano molto di meno rispetto alle colleghe. E invecchiano prima.
Risuolare il classico per sfuggire al nuovo: economia del risparmio (e dell'insoddisfazione da saldi) e calzolai come nuovi lussi.
Intervista ad Adam Gopnik, corrispondente del New Yorker. Il suo romanzo culinario e perché il cibo s'intreccia con amore, politica e denaro.
Dall'anorak agli scarponi: per l'autunno inverno 2013-2014 l'uomo sfida il gelo e raggiunge la quota. Divisa da lavoro permettendo.
I designer di Kenzo raccontano come introdurre una chiave americana alla storica maison franco-giapponese e reinventarsi una seconda vita al di là dell'Atlantico.
Diane Vreeland, le donne che hanno reso Vogue America un colosso di 120 anni: doc-film e cataloghi patinati portano la moda allo scoperto.
Intervista a Nicola Gisonda architetto e ideatore del bistrot Corsia del Giardino a Milano. Dove il menu di mezzogiorno ha ancora molto da dire.
La prima biografia a 30 anni dalla morte dell'attore: vegetariano, romantico che si è svegliato ogni mattina sperando di essere un trombettista nero.
Con quella che il mondo della moda considera l'acquisizione dell'anno, l'emiro al-Thani ha comprato il brand italiano. Tutt'altro che casualmente.