La miniserie in quattro parti, presentata a Venezia e appena arrivata su Netflix, non dà la caccia a un colpevole né prova a risolvere il mistero. Si concentra sulla confusione, l'angoscia, la violenza e sulle vittime, soprattutto le donne.
Ari Aster sbaglia tutto quello che Paul Thomas Anderson ha indovinato in Una battaglia dopo l'altra, eppure nessun film in questi anni ha fatto capire altrettanto bene in che vicolo cieco si sia ficcata la sinistra americana. E non solo americana.
Il film di Francesco Sossai, presentato a Cannes e appena arrivato in sala, si muove lontanissimo dal tracciato del cinema italiano contemporaneo: di questo, di Veneto e di serate alcoliche abbiamo parlato con lui.
Storia di un incasso al botteghino italiano e internazionale che conferma, ancora una volta, che la popolarità degli anime non è affatto un fenomeno passeggero.
Il nuovo film della regista di Past Lives era atteso come il rinascimento della romcom. Vedendolo, invece, si capisce che le romcom forse non torneranno mai perché non c'è più nessuno che sappia farle.
Date le tantissime tensioni che hanno caratterizzato questa edizione della Mostra ci si aspettava un finale molto più polemico. La giuria presieduta da Alexander Payne, invece, è riuscita nel mezzo miracolo di tenere contenti tutti. O quasi.
L'opera prima di Giulio Bertelli, presentata alle Settimane della critica a Venezia e distribuita in sala da Mubi, mescola fiction e documentario per raccontare tutto il sangue, il sudore e le lacrime nelle vite di tre atlete.
Una grande commozione e una standing ovation di 23 minuti per il film di Kaouther Ben Hania, che mescola documentario e finzione per raccontare la storia vera di una bambina uccisa a Gaza dopo una lunghissima agonia.
Da Il diavolo veste Prada 2 al nuovo Spider-Man con Tom Holland, nessun outfit o ragnatela sono al riparo dal vizio contemporaneo di sapere tutto di film che ancora nemmeno esistono.
Adolescence, Slow Horses, Dept. Q, Baby Reindeer: le grandi serie inglesi recenti esistono grazie allo profonda crisi della televisione pubblica.
Arrivato finalmente nelle sale italiane, il primo esperimento di Steven Soderbergh con il sovrannaturale è tutto girato dalla prospettiva del fantasma, che diventa quella dello spettatore.
Amatissimo negli Usa, vincitore agli Emmy, il medical Hbo appena arrivato su Sky e Now è un ritorno, molto apprezzato, alla serialità vecchio stile.
Intervista al regista Joshua Oppenheimer, autore di uno dei film più strani ed "estetici" di quest'anno, la storia di una famiglia che canta, chiusa dentro un bunker in una miniera di sale, mentre il mondo finisce.
La crisi climatica sta cambiando il modo in cui organizziamo le vacanze: le ferie d'agosto diventeranno forse una cosa del passato, la priorità sarà trovare un luogo freddo e non troppo turistificato in cui fuggire.
Il regista inglese torna alla saga che lo ha reso famoso e decide di stravolgerla: il risultato è un film d'autore, horror ma anche politico e sentimentale, che disattende tutte le aspettative e che ha diviso i fan.
Il creatore di Succession torna con un film in cui racconta un quartetto di tech bro ricchi, stupidi e crudeli. Ma non così interessanti.