Attualità

Il numero 11 di Studio

Ecco cosa trovate nel prossimo numero della rivista, tra poco in edicola e libreria: le firme, le storie, le interviste, le fotografie e le recensioni.

di Redazione

È nelle edicole e librerie di tutta Italia il nuovo numero di Studio, l’undicesimo. Esce al culmine di un anno molto caldo per il mondo, e sarà il nostro biglietto di buon anno per tutti voi lettori. Questi ultimi mesi del 2012 segneranno in maniera decisiva, profonda e indelebile ciò che accadrà nel 2013 e negli anni a seguire. Parliamo di politica, ovviamente: elezioni in Usa, con la grande rincorsa delle primarie e la vittoria di Obama soltanto pochi giorni fa, ma anche elezioni in Francia, Olanda, Russia, Egitto solo per citarne alcuni in ordine sparso. Le primarie del Partito Democratico in Italia e, chissà, anche quelle del Pdl. E poi serie tv, fiction, e social network che si gonfiano di opinioni, commenti e partecipazione a ogni evento rilevante.

Tutti stufi? Non ci sembra proprio. Ecco allora lo slogan “È la politica, bellezza” che campeggia sulla cover, ecco lo speciale Agenda Italia 2013 con un’introduzione di Gianni Riotta, un dossier  fatto di domande, idee, proposte per il futuro del Paese, con interviste a voci come Matteo Renzi, Miguel Gotor, Serena Danna, Tonia Mastrobuoni, Federico Fubini, Alberto Mingardi, Daniele Bellasio, Marco Ferrante. Inoltre, una lunga analisi a firma di Stefania Carini sulle biografie più o meno romanzate dei governatori di tutto il mondo, che impazzano sui nostri laptop, iPad e televisori. Armando Iannucci e i suoi fratelli, Veep, West Wing, Boss, Scandal, e il ritratto di Jon Lovett tratteggiato da Filippo Sensi aka @nomfup: la seconda vita di un ex speechwriter, dalla Casa Bianca alla tv e al palcoscenico. Chiude la cover story l’esordio di Milo Yiannopoulos, fondatore e direttore di The Kernel, fondamentale magazine online di tech e media: ci parla del perché la tecnologia potrebbe fare molto di più per la politica, nonostante i grossi progressi recenti.

Nei dispacci iniziali l’analisi di Claudio Cerasa sull’impresa di Renzi, quella già riuscita: rendere lampante che il “niente nemici a sinistra” è una strategia minoritaria che non porta lontano. Marco Ferrante racconta lo scempio e la distruzione di uno dei luoghi più belli al mondo, la Conca d’Oro palermitana; la tendenza degli scrittori francesi à la page di farsi incorporare durante la campagna presidenziale per poi raccontarla in un romanzo (prima con Sarkozy, poi con Hollande) la descrive Giuliano da Empoli; Mariarosa Mancuso sui tentativi – spesso falliti – del cinema di rappresentare i sogni e la mistica (vedi l’ultimo Malick), e l’esordio di Marco Rossari, un divertente racconto della vita di un giovane editor: “sarò io a rimbalzare il prossimo David Foster Wallace?”.

Nelle Altre Storie, lo sbarco dei Nets a Brooklyn: storia del team del magnate Prokhorov e di Jay-Z che rischia di cambiare per sempre l’anima del borough. A seguire, gran fenomenologia della più lunga strada urbana italiana, la Cristoforo Colombo a Roma, con tutto quello che rappresenta oggi. E poi: ritratto di John Cheever, maestro del racconto, nell’anno del centenario della nascita; tutto sul fenomeno della cyborgisation e delle sue conseguenze; un’intervista di Francesco Pacifico con l’eroe della graphic novel, Chris Ware; una mostra a Milano che diventa l’occasione per fare il punto sul nostro infinito e sprecato patrimonio immobiliare militare. Inoltre, sapete cos’è un sober coach? La risposta in un articolo di Violetta Bellocchio. Per finire, un colloquio con i curatori del padiglione israeliano all’ultima Biennale di Architettura di Venezia.

La moda è ricchissima, con 22 ritratti (corredati da interviste) a 22 diversi profili di giovani “imprenditori di se stessi”: ovvero ragazzi che, da Milano a New York, da Londra a Parigi, hanno scelto di essere “insubordinati”, ovvero di inventarsi il lavoro da soli. E infine la sezione finale Studiorama, con il consolidato Cristiano De Majo e recensioni, consigli, percorsi, suggerimenti, luoghi e consumi. Chiude il numero uno speciale a quattro mani con Nike sul Derby d’Italia, Juventus – Inter visto attraverso due dei suoi attuali protagonisti, Claudio Marchisio e Phillippe Coutinho.

Come si dice in questi casi, ci vediamo in edicola (e in libreria)!