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Quanto sarà sicuro usare i bagni pubblici dopo la pandemia

«Sono entrato e ho indossato la mascherina e guanti di gomma, quindi ho pensato, ok, se sto attento a tutto non ci saranno problemi». Lo ha raccontato Steven Soifer, professore di assistenza sociale all’Università del Mississipi, riflettendo sul modo in cui potremmo temere davvero i bagni pubblici dopo la pandemia. E sulle difficoltà di utilizzarli. «Però a un certo punto mi sono reso conto che con i guanti avevo alzato la tavoletta, e quindi avrei dovuto assolutamente buttarli. Forse me ne serviva un altro paio?».

Come riporta Vox, analizzando il problema, a mano a mano che gli Stati del mondo inizieranno a consentire l’apertura dei propri confini, sempre più persone (e soprattutto turisti) saranno obbligate a utilizzare i bagni pubblici per la prima volta dopo mesi e mesi. Lo stesso vale per i ristoranti, per le palestre, per le imprese: sarà davvero sicuro usare un bagno che verrà sicuramente utilizzato da altre persone oltre a noi? Perché tra maniglie delle porte, tavolette, lavandini, i bagni sono pieni di superfici che purtroppo obbligatoriamente dovremo toccare. Proprio per questo «ristoranti, parchi e altri spazi pubblici sono ora alla ricerca di modi per gestire in modo sicuro i servizi igienici, provando di tutto, dalla gestione dei flussi di traffico di persone con un dipendente apposito, con l’istallazione di pedali in modo che le persone possano aprire le porte senza toccare le maniglie», scrive Vox. Ma mentre queste sarebbero tutte soluzioni a breve termine, ci sarebbero dei progetti per strutturare dei “bagni dopo la pandemia”. In ogni caso, mentre li aspettiamo, «i tempi sono lunghi», ci sono degli accorgimenti da tenere a mente. Vox li ha raccolti.

Innanzitutto, stare lontano dagli altri nel caso di una fila per il bagno, e assicurarsi (ma questa è una misura che dovrebbero prendere i locali interessati), che il bagno venga sanificato dopo ogni suo utilizzo – McDonald ha indirizzato i suoi affiliati a pulire i bagni ogni mezz’ora nei suoi ristoranti). «All’interno del bagno prendi le precauzioni necessarie, lavati le mani e sanificale, guanti o meno è la cosa migliore che potrai fare», ha spiegato Amesh Adalja, studiosa del Johns Hopkins Center for Health Security. Poi, «sarebbe meglio che l’aria condizionata venisse spenta, e cercare di toccare le superfici con un fazzoletto», aggiunge. La pandemia di Coronavirus ha pertanto evidenziato l’importanza di fare attenzione ai bagni non solo per la nostra pulizia, ma anche per la salute pubblica in senso lato: «Perché è un diritto di tutto utilizzare un bagno pubblico, e un dovere delle nostre città garantirci sicurezza nell’usarli», conclude Vox.