Attualità

Sottocoperta

É inverno, fa molto freddo: tempo di tisane calde e plaid sulle gambe

di Redazione

Dalle grafiche dei nativi americani, Pendleton

Possibile, che sulle vostre gambe ci sia lo stemma di un clan. Anche se a guardarlo vi sembra solo un’ipnotica trama di tartan con spumosa silhouette data dai fili di cashmere. Il plaid come complemento d’arredo è un oggetto che spesso ignora la sua specie, che potrebbe essere una tra più di 4mila, tante sono le fantasie di tartan certificate che appartenevano ai clan delle Highlands scozzesi. Un oggetto feticcio, il plaid, che negli ultimi anni ha subito una controtendenza geopolitica non indifferente. Nato come surrogato europeo alle pellicce e introdotto in casa come fantasia che accompagnava e scaldava durante la lettura, il plaid in tartan sta cedendo sotto gli attacchi del Nuovo Mondo.

Se sono stati i secoli passati a mettere la coperta tra i gli evergreen orgogliosamente europei, adesso il richiamo alle tradizioni più nomadi si fa sentire e arriva da contesti meno gelidi rispetto ai castelli scozzesi: il Far West e gli indiani d’America. Il neo folk ora si prende anche la più classica delle stagionalità, il plaid tartan, e rilancia un must da on the road che non ha stagione, anzi, e che diventa multitasking. Pendleton, il brand Usa, ha capito in fretta che non bastava rimettere il check alla coperta di lana cruda ma che bisognava renderla un arazzo, con storia annessa. E da qui i grafismi da squaw.  Perché in origine queste coperte servivano per scaldare e nascondere animali dai furti dei cow boy, ma per lavorazioni e pattern di questi tessuti di lana,  i nativi americani li usavano anche come parte integrante nelle cerimonie e, come le coperte patchwork poi, rimanevano emblema della storia di famiglia.

 

Questi jacquard non sono ispirati ma direttamente cercati e portati “a casa” da Joe Rawnsley erede del brand Usa Pendleton che si è insidiato tra agli indiani d’America delle riserve dell’ Oregon per creare la linea Indian Trading:  non a caso la più celebre del brand. Era poi necessario legarla ai desideri attuali, take-away, e per questo è nato il best-seller,  la coperta-zaino, ovvero plaid trasportabile con spallacci in cuoio. Se la trama icona del kilt sta soccombendo ai roboidali-totem dei nativi americani, il tartan cambia strategia, torna direttamente a coprire tutto il resto: dalle sciarpe ai blasonati kilt (lui/lei) come ha dimostrato tutto inverno la campagna Tommy Hilfiger, cosy couture interamente indoor e scozzese.

 

Come gli avi di plaid versione Highlands o Far West, gli arazzi: certosino ritratto dello stato di una casa che dominavano la scena e narravano la storia di un clan e, per questo, venivano resi intoccabili come quadri.