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Le punizioni corporali sono ancora legali?

Nel 1989 la Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia dell’adolescenza la definì una «pratica in ogni caso degradante», includendola nel divieto di usare nei confronti del bambino qualunque tipo di violenza. Non si contano poi gli studi scientifici che hanno dimostrato come l’abitudine di punire fisicamente i figli non solo sia umiliante per i bambini, ma anche controproducente, tuttavia oltre a essere ancora praticata, la punizione corporale è ancora legalmente ammessa da molti e insospettabili Stati.

Su Fatherly hanno fatto un punto della situazione evidenziando come, mentre in molti Stati dopo la Convenzione sono state dichiarato illegali, negli Stati Uniti siano ancora legalmente ammesse in tutti e 50 gli Stati confederati. Oltretutto una ricerca condotta negli Usa nel 2013 segnalava che l’81% del campione di intervistati dichiarava di trovare appropriato in alcuni casi punire fisicamente i figli e i due terzi ammetteva di averlo fatto in passato.

E in Italia? Anche la Francia ci è arrivata tardi (nel 2015), mentre nel nostro Paese non esiste una specifica norma che faccia divieto di percosse nei confronti dei figli a scopo “educativo”. Esiste però una sentenza della Corte Costituzionale del 1996 che si espresse contro l’uso di simili punizioni.