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Musulmano o hipster? Una campagna contro gli stereotipi

Oggi come oggi è sempre più difficile distinguere chi porta la barba per seguire la moda e chi per altre ragioni. La barba la portano per ragioni religiose i musulmani praticanti, gli ebrei ortodossi, però la barba va anche di moda e infatti la portano un sacco di hipster (e, se è per quello, anche molta gente che hipster non è). Per combattere gli stereotipi legati all’aspetto esteriore, è nata una campagna pubblicitaria per le strade di Rotterdam, che mette a confronto una coppia di immagini di due uomini barbuti: uno hipster e l’altro musulmano. Ognuno dei due uomini viene fotografato vestito in due modi diversi, una volta con felpa, jeans e cappello, e un’altra con tunica e copricapo islamico. La sfida sta nel riconoscere chi porti la barba per religione e chi per moda.

Il progetto è iniziato nel 2014 su idea di Shirin Mirachor, che ha fotografato 24 coppie di uomini tra il Belgio e l’Olanda. In un video diffuso su Twitter da Al Jazeera Media Network vengono intervistati i protagonisti della campagna: hipster che raccontano di essere stati scambiati per musulmani, e viceversa. «La barba su un hipster può essere etichettata come progressiva, giovane, di tendenza. Invece, l’etichetta che mettono sulla barba dei musulmani è conservatrice, magari legata al terrorismo e alla paura», ha spiegato l’ideatrice nel video. «L’ho trovato interessante perché per me era la stessa cosa». Il progetto ha avuto un forte impatto simbolico, anche per via delle tantissime nazionalità (più di 170) che abitano Rotterdam.

A riflettere sugli stereotipi legati alla barba ci aveva provato anche Jimmy Kimmel l’anno scorso. Durante il suo programma serale aveva lanciato un intermezzo in cui invitava il pubblico a indovinare, a partire da un dettaglio facciale, se la persona inquadrata fosse hipster o Hasid (il termine indica una sotto-categoria degli ebrei ultra-ortodossi). Il lato interessante è che le due categorie non si escludono a vicenda: alcuni si presentavano come la combo “Hipsid”, insieme hipster e Hasid.