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Il Mit ha creato un tipo di pasta che cambia forma in pentola

Transformative Appetite è un progetto lanciato dal Mit Media Lab e dal gruppo Tangible Media per creare dei cibi che cambiano forma quando vengono a contatto con l’acqua al momento della cottura. Tra i prototipi, c’è anche quello di un tipo di pasta che prima di essere cotto ha la forma di un’ostia, però in pentola può assumere tre forme differenti.

In pratica, si legge sul sito del progetto, i ricercatori hanno creato delle pellicole bidimensionali partendo da materiali commestibili, come amidi, proteine e cellulosa, facendo in modo che queste potessero assumere forme tridimensionali ben precise quando sono messe in pentola. La trasformazione, più precisamente, è una «piegatura da 2D a 3D» e avviene attraverso «un avvolgimento indotto dall’idratazione, una auto-frammentazione indotta dalla temperatura».

Come si può vedere dal vivo, la squadra di ricercatori ha anche cucinato pietanze a partire dalla pasta-che-cambia-forma. L’obiettivo, spiegano era «dimostrare un’esperienza di pasto futurista attraverso un design interattivo basato sui materiali». Come ha notato il sito Zme Science, una pasta che cambia forma, da bidimensionale a 3D, non è soltanto «esteticamente interessante, ma anche estremamente pratica»: si risparmia molto spazio di stoccaggio, rendendo il trasporto della pasta più efficiente.

Nella foto: la fabbrica di pasta Sanmarti, Caldes de Montbui, Spagna, 2015 (David Ramos/Getty Images); gif e video: Transformative Appetite