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In Marcello mio c’è la figlia di Marcello Mastroianni che interpreta Marcello Mastroianni

Presentato in concorso al 77esimo Festival di Cannes, Marcello mio di Christophe Honoré esce nel centenario della nascita di Marcello Mastroianni e riunisce la famiglia del grande attore: la figlia Chiara, la mamma di Chiara Catherine Deneuve, gli ex compagni di Chiara Melvil Poupaud e Benjamin Biolay, ma anche Fabrice Luchini nel ruolo del migliore amico di Chiara. O meglio, di Chiara/Marcello. Perché nel film, l’attrice, in un momento di crisi personale e professionale, decide di trasformarsi nel padre: inizia a vestirsi come lui, a comportarsi come lui, e pretende di farsi chiamare Marcello, suscitando lo stupore di chi la circonda. Viene da pensare a un’opera/performance dell’artista Roberto Cuoghi, quando, ancora studente all’Accademia di Brera, decise di trasformarsi in suo padre, un uomo obeso di sessant’anni. L’artista dovette interrompere l’esperimento dopo 7 anni a causa di problemi di salute.

L’esperimento di Chiara Mastronianni è decisamente più leggero e giocoso (anche se Catherine Deneuve ha detto che quando ha abbracciato la figlia-Marcello, ha provato una sensazione strana, e ha definito la scena un po’ inquietante): «Sono talmente tanti anni che mi sento dire che somiglio così tanto a mio padre», ha spiegato Chiara, «che questa trasformazione alla fine non mi ha creato nessun problema, anzi mi è piaciuta moltissimo», ha detto parlando del film a Cannes, spiegando come non sia soltanto un omaggio al padre, ma anche un film «sull’essere attore, sull’identità e l’elaborazione di un lutto, personale e collettivo». Come sottolinea The Rake, oltre a essere un tributo al padre, al compagno e all’attore, è un omaggio anche a un uomo di grande stile ed eleganza.