Come ogni sabato, una manciata di articoli da tutto il mondo da affrontare con calma mentre tirate il fiato. Oggi si parla di prigioni, indie, una professione inutile (forse) e i mammut.
Buona lettura.
“Halden, un’altra idea del carcere” – Il Post
Halden, il carcere norvegese spesso definito in modo un po’ demagogico “a cinque stelle”. Come funziona, e perché fa bene ai detenuti e all’intero Paese.
“What it’s like to go blind” – Vox
Cosa si prova quando si diventa ciechi e la vista lentamente se ne va, insieme a tutto il visibile.
“Call of the Rewild” – The Awl
Scienziati autorevoli vogliono riportare in vita i mammut e altri animali estinti. Ma non è Jurassic Park. E non si chiama “riportare in vita”, si dice de-estinzione.
“Le ferite di Genova” – Internazionale
La traduzione di un articolo uscito tempo fa sul Guardian riguardo quello che è successo a Bolzaneto e alla scuola Diaz durante il G8 di Genova.
“Apple Watch Review: A Day In The Life” – The Verge
Tra tutte le recensioni dell’Apple Watch uscite in questi giorni, abbiamo scelto quella di Nilay Patel, direttore di The Verge, perché autorevole e perché meravigliosa da guardare.
“A Dumb Job” – New York
Tra tutte le recensioni dell’Apple Watch uscite in questi giorni, abbiamo scelto quella di Nilay Patel, direttore di The Verge, perché autorevole e perché meravigliosa da guardare.
“Against Indie” – Slate
Perché, con l’eterno ritorno del passato e il mainstream andato al diavolo, parlare di “indie” è sbagliato. E stupido.
“How The Screenshort Could Save Us From Horrible Headlines” – BuzzFeed
La rete e i social network hanno “costretto” giornalisti e blogger a scrivere titoli sempre più ammiccanti e brutti. E se gli screenshot di testo potessero risolvere il problema?
“We took a 1997 Lonely Planet tourist guide to New York City and tried to use it in 2015” – Hopes & Fears
Quello che dice il titolo: prendere una guida turistica di New York del 1997 e usarla oggi. Differenze e assenze.