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Hamas sta approfittando della pessima moderazione di X e Telegram per fare terrorismo sui social

Dall’attacco di sabato 7 ottobre da parte di terroristi di Hamas in territorio israeliano, il New York Times ha notato come i social, in particolare X e Telegram, si siano riempiti di testimonianze particolarmente cruente delle violenze che Hamas sta perpetrando ai danni dei civili. A pubblicare immagini, video e audio di questi episodi sarebbero i membri stessi di Hamas, allo scopo di spaventare gli israeliani e, in questo, la scarsissima moderazione dei contenuti su X e Telegram li sta aiutando. È risaputo che su Telegram circoli una grande quantità di materiale illegale: anche in Italia il social/app di messaggistica è stato più volte accusato di permettere la diffusione di revenge porn e di pedopornografia. Allo stesso modo, da quando Elon Musk, nuovo proprietario di Twitter, quest’anno ha eliminato dal social la possibilità di bloccare gli account, moderare i contenuti è diventato molto difficile, soprattutto in fatto di fake news e contenuti espliciti.

Secondo il Financial TimesElon Musk è stato contattato anche da un membro della Commissione europea che avrebbe motivo di credere che al momento X sia usato per disseminare fake news sulla guerra. Questo esponente della Commissione avrebbe anche invitato Musk a introdurre delle misure atte a contenere questa disinformazione così pericolosa, in questo momento più che mai. Musk ha risposto alla sua maniera: comportandosi come un troll pre adolescente e “sfidando” a mostrare apertamente le violazioni di cui lo accusano, «Merci beaucoup». Non è la prima volta che delle organizzazioni terroristiche approfittano della mancanza di regolamentazione sui social per diffondere la propria propaganda: era già successo sia con l’Isis che con Al-Qaeda.

Il New York Times ha riportato le dichiarazione di un uomo che in passato è stato il responsabile della propaganda social di Hamas. Quest’uomo ha detto che in questo momento una delle priorità dell’organizzazione terroristica è definire un’immagine e una narrativa propria, utile al raggiungimento dei suoi scopi e alla formazione di alleanze con altri gruppi terroristici. Tra le ispirazioni citate e usate nella creazione della nuova propaganda di Hamas, a quanto pare ci sarebbero i video in cui i terroristi dell’Isis decapitavano i prigionieri davanti alle videocamere, immagini che poi venivano diffuse sui social. Sarebbe, questo, uno strumento di guerriglia psicologica efficace, oltre che un modo per galvanizzare gli uomini affiliati o vicini ad Hamas.