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Il gruppo di ex dipendenti di Google e Facebook che combatte la dipendenza dai social

Il Center for Humane Technology è un’organizzazione no-profit composta da ex dipendenti di Google, Facebook e Mozilla. Attivi dal 4 febbraio 2018 con l’obiettivo di sensibilizzare sul tema della pericolosità dei social network e della loro capacità di provocare dipendenza, i membri del gruppo hanno affermato che si impegneranno a comunicare soprattutto con le nuove generazioni, le più a rischio. I segnali del malcontento erano nell’aria da un po’. A dicembre, un ex dirigente Facebook affermava: «Facebook sta lacerando il tessuto sociale che determinava il modo in cui funziona la società». Alcune settimane dopo, la società stessa ammetteva di avere (o meglio, di essere) un problema. Oggi i ribelli della Silicon Valley si sono riuniti e hanno deciso di sfidare il Frankenstein tecnologico che loro stessi hanno contribuito a creare.

«Tutte le società tecnologiche traggono profitto dall’attenzione che riescono a catturare», ha detto a Quartz il co-fondatore del Center for Humane Technology, Tristan Harris. «Ottengono profitti perforando il nostro cervello per ottenere più attenzione, usando tecniche di persuasione per tenerci agganciati». Harris, che ha lavorato a Google per tre anni come esperto di etica del design e ha pubblicamente criticato l’azienda sulle pagine di Quartz, è anche il fondatore di Time Well Spent, un’organizzazione no-profit che si definisce un movimento per ripensare a come le persone usano il loro tempo online. Attraverso il lavoro del Centre of Humane Technology, insieme ai suoi colleghi Harris cercherà di aumentare la consapevolezza nei confronti della «macchina di controllo mentale» (così, in una recente intervista di Bloomberg, ha definito l’insieme delle tecniche di manipolazione del design tecnologico).