Attualità

Per chi se li fosse persi

Le interviste a Frank Miller e Hanya Yanagihara, un estratto del nuovo libro di Geoff Dyer sul grande fotografo Garry Winogrand, un‘inchiesta sul sorriso: i migliori pezzi della settimana.

di Redazione

Questa settimana si è continuato a parlare di A Higher Loyalty, il libro di James Comey che racconta la sua esperienza di ex-direttore dell’FBI, a contatto con le più alte cariche degli Stati Uniti. Stavolta a parlarne è stato il New Yorker, con una stroncatura che mette in dubbio il concetto di “verità” difeso da Comey. L’Atlantic ha raccontato la difficoltà crescente insita nel ruolo di presidente degli Stati Uniti, definendolo il lavoro più difficile del mondo. Ci sono state due belle interviste: il Washington Post ha raccontato la storia di un’anziana donna costretta a lavorare per le mogli dei militanti dell’Isis, mentre il Guardian ha parlato con l’autrice di Hanya Yanagihara, autrice di Una vita come tante, ed editor del T Magazine. LitHub ha riportato un estratto della monografia in uscita di Garry Winogrand scritta da Geoff Dyer, e i-D ha riflettuto sui numeri di Gucci e sull’impatto che il marchio sta avendo sulla Generazione Z. Per finire, una bellissima sociologia del sorriso firmata Nyt. Buona lettura.

 

Attualità, politica, esteri

What James Comey and Donald Trump Have in CommonThe New Yorker
La Kakutani lo aveva lodato apertamente, ma sul New Yorker Masha Gessen stronca il libro di Comey: davvero dovremmo prendere sul serio chi è convinto che “la verità” sia un ideale supremo, al di là del contesto e della Storia?

The Hardest Job of the WorldThe Atlantic
Forse il problema degli Stati Uniti non è Trump, ma il suo incarico: John Dickerson ha parlato del lavoro più difficile del mondo – fare il presidente americano – e del perché sta diventando sempre più difficile per una persona adempiere alla perfezione a tutti i requisiti del ruolo presidenziale.

Regrets of an Isis midwifeThe Washington Post
Samira al-Nasr, anziana ostetrica che per anni ha fatto nascere i bambini di Raqqa, ha raccontato al Washington Post l’esperienza di essere stata costretta a lavorare per le mogli dei miliziani Isis, spesso ragazzine di 13-15 anni.

We Asked Brands How They Handled Their Own Racial Bias Incidents – Most Didn’t AnswerRacked
Starbucks è stato protagonista di un recente episodio razzista, che ha coinvolto due uomini di colore accusati di violazione di proprietà. Il brand non è stato il solo a dover affrontare questioni del genere: Racked ha chiesto a Old Navy, Zara, Walmart e altri come hanno affrontato in passato gli incidenti razziali.

 

Media, giornali, tech

National Geographic’s creative director Emmet Smith on the publication’s redesignIt’s Nice That
Per il suo numero di maggio, il National Geographic Magazine ha cambiato alcuni aspetti del suo design: ne ha parlato il direttore creativo Emmet Smith a It’s Nice That, spiegando come ha trovato un modo contemporaneo per dare risalto a una voce editoriale con 130 anni di storia.

What of The Lowly Page NumberThe Outline
Come si numerano le pagine nei libri? The Outline ha parlato dei diversi stili di impaginazione: dove e da quale pagina dovrebbero partire i numeri, i margini da rispettare, e come la funzione del libro influenza il suo design.

Merger Mayhem: Media Companies Scramble to Bulk Up in Order to SurviveVariety
L’era delle mega-fusioni tra giganti del tech sta modificando il panorama dell’entertainment. Variety ha analizzato tre rotte di collisione sull’orlo del compimento: AT&T e Time Warner; Disney e Fox; Viacom e CBS. Come Hollywood si è consolidata negli ultimi anni, le preoccupazioni dei piani alti del settore e a cosa porteranno tutte queste fusioni.

 

Cultura

Garry Winogrand’s Photographs Contain Entire NovelsLiterary Hub
Cosa impariamo dai personaggi fotografati da Garry Winogrand? Literary Hub ha riportato un estratto da una monografia in uscita su uno dei più grandi fotografi americani del Novecento, firmata da Geoff Dyer.

Hanya Yanagihara: Influential Magazine Editor by Day, Best-selling Author by NightThe Guardian
Una bella intervista alla scrittrice hawaiana che ha scritto Una vita come tante (Sellerio), finalista del Man Booker Prize e del National Book Award. Hanya Yanagihara, che è anche editor del T Magazine, ha raccontato al Guardian se stessa e il suo lavoro.

Frank Miller: ‘I wasn’t thinking clearly when I said those things’The Guardian
Frank Miller, lo schivo, geniale e polemico autore del Cavaliere Oscuro, sta per tornare con un prequel di 300. Il Guardian lo ha intervistato: una conversazione sul suo immaginario fumettistico e sul suo rapporto con la politica.

 

Tv, cinema, pop

The First Great Film Adaptation of Chekhov’s The SeagullThe New Republic
Secondo New Republic presto vedremo il primo adattamento cinematografico de Il gabbiano di Chechov venuto bene (ce ne sono stati diversi, dal 1968 al 1975). Il regista è Michael Mayer, già vincitore di un Tony Award nel 2007 per il musical Spring Awakening, e nel cast c’è Saoirse Ronan.

How Kali Uchis Crafted her Singular Cinematic VisionDazed
Chi è Kali Uchis, l’artista colombiana con influenze pop, jazz e reggaeton che sta facendo parlare molto la critica. Il suo ultimo album Isolation ha un’estetica surreale da telenovela: ne ha parlato in un’intervista a Dazed.

How Sophie Radically Changed the Music Industryi-D
Sophie è una delle più interessanti produttrici emergenti della musica di oggi: in un’intervista ad i-D ha spiegato il suo stile e l’importanza della PC Music, nel visionario intento di allargare i confini della musica elettronica.

 

Moda, viaggi, cibo, stili di vita

Inside the Rise of Cannabis-Infused BeautyGlossy
La cannabis è un trend anche nel mondo del beauty: ne ha parlato Glossy in una panoramica su tutti quei prodotti per il corpo e per il viso a base di cannabidiolo (chiamato anche olio CBD). Non ci sono ancora standard che regolarizzano l’uso di questi ingredienti, e non è nemmeno chiaro che effetti abbiano sul corpo.

How Gucci Won Over Gen Zi-D
i-D ha raccontato come Gucci ha conquistato la cosiddetta Generazione Z: mentre le vendite continuano a crescere, l’estetica creata da Alessandro Michele si è estesa molto oltre la passerella delle fashion weeks, dimostrando una pervasività inaspettata soprattuto tra i più giovani.

An American Woman Quits SmilingThe New York Times
Una sociologia del sorriso, raccontata da Lisa Ko sul Nyt. Sebbene sia considerato un segno universale di positività, il significato e l’azione del sorridere è diverso da cultura a cultura. A volte è un’aspettativa sociale, altre volte è l’artificioso desiderio di un lieto fine.

 

Il video della settimana

Watch the New Film Asking ‘Who Made My Clothes?’Dazed
MJ Delaney risale all’origine della produzione dei vestiti e della nostra relazione con le mode, nelle coreografie filmate per la Fashion Revolution Week.

 

La gallery della settimana

Scenes From a Chinese RestaurantThe Outline
Un portfolio di Hannah Yoon esplora le minoranze cinesi della Pennsylvania: foto che raccontano com’è per i figli dei ristoratori crescere all’interno delle imprese familiari, tra l’isolamento e la connessione tecnologica.

In evidenza: foto di Garry Winogrand