Attualità

Discorsi sentiti al Salone

Salone del libro, ovviamente. Dagli expat romani ai musicisti rock impegnati, un frasario da festa in terrazza da riutilizzare nell'occasione indicata.

di Michele Masneri

“da quando sono venuto a vivere a Torino sono rinato. Volo pagato ogni weekend con Roma, ho ricominciato pure a andare in piscina”;

“mi han dato la Cinquecento, però non cabrio”; (expats romani)

“Calabresi è bravissimo”;

“ti leggo sempre su Studio”;

“la qualità della vita”;

“un party in terrazza a via Monte di Pietà, per pochissimi amici”;

“il quartiere su cui puntare è Vanchiglia” (musicista rock torinese);

“coi documentari io ci campo”;

“però il sabato c’è più traffico che a Roma”;

“il Lingotto è piccolo. Come facevano a farci le macchine?”;

“Jaki è bravissimo, pensa solo alla famiglia, dei soldi non gli importa niente”;

“questi romani sbagliano tutti gli orari, arrivano ai cocktail alle dieci, se ne vanno all’una, infatti non trovano nessuno e non incontrano nessuno, e poi si lamentano”;

“organizzano sempre in ristoranti tremendi. E a Torino è così difficile mangiare male”;

“i quadri della pinacoteca Agnelli sono solo in comodato, e si fanno pagare pure i prestiti”;

“alla festa della Holden vado prima, per fare lobbying”;

“primo incontro tra l’Avvocato e Fassino, molti anni fa. L’Avvocato: io e lei rappresentiamo i due poteri della città: io con le mie fabbriche, lei con i miei operai”;

“dove c’è chic c’è minimum fax” (su Libero);

“è un libro sulla città, non su Agnelli” (Oddone Camerana);

“almeno cinque eventi sugli Agnelli quest’anno”;

“Nicola Lagioia è già arrivato?”;

“con l’Alta Velocità tanti milanesi si sono trasferiti a Torino, vicino a Porta Nuova. Un monolocale, cinquantacinquemila euro”;

“alla festa di minimum fax troppa gente, ho avuto un attacco di panico”;

“al party i precari si sono integrati benissimo, chiaramente erano i più eleganti”;

“dopo la festa tutti a mangiare l’hamburger a chilometri zero e a filiera corta”;

“a Torino e a Milano va molto la barba. Ma mai come a Parigi. A Parigi hanno tutti la barba adesso”;

“Eataly è una mafia”;

“ma tu l’hai fatto il test sui film di Nanni Moretti?”

“la Strega impazzita ha molestato anche te?”;

“Ma perché, Truman Capote voi l’avete letto veramente?”.