La New York Public Library, l’istituto che vanta il più ampio sistema di prestiti bibliotecari degli Stati Uniti, ha avuto recentemente una bella idea: scandagliare i propri archivi per tirarne fuori una top ten dei titoli più richiesti dagli utenti nel corso degli anni. Più della metà dei libri sono indirizzati a bambini o giovani lettori, ha scritto il New York Times. Al primo e al secondo posto ci sono The Snowy Day e Il gatto e il cappello matto, dati in prestito rispettivamente 485.583 e 469.650 volte, mentre al quarto troviamo Nel paese dei mostri selvaggi con 436.016 richieste. Chiudono la categoria La tela di Carlotta (337.948) e Il piccolo Bruco Maisazio (189.550) al sesto e al decimo posto
I testi per giovani lettori non sono però gli unici. Sul terzo gradino del podio figura ad esempio il masterpiece di George Orwell, 1984, passato per le mani di 441.770 persone. E per restare nel solco del filone distopico basta scendere al settimo posto per incontrare Ray Bradbury con il suo Fahrenheit 451, richiesto in 316.404 occasioni. Il terzo e ultimo romanzo in graduatoria è Il buio oltre la siepe, quinto a quota 422.912. L’unico rappresentante della categoria saggi, Come trattare gli altri e farseli amici di Carnegie, è invece ottavo (284.524), appena sopra il primo libro della saga di Rowling, Harry Potter e la pietra filosofale, nono con 231.022 richieste di prestito.
Ai bibliotecari e agli analisti coinvolti nella catalogazione, ha scritto Concepción de León sul Nyt, sono serviti circa sei mesi di lavoro per compilare la lista, che è comprensiva dei libri sia in formato cartaceo sia digitale, e in tutte le versioni linguistiche che la biblioteca possiede. «L’idea era cercare di capire cosa è stato popolare nel mondo», ha detto Andrew Medlar, che alla NY Public Library è a capo della direzione acquisti. Medlar ha poi aggiunto di essere stato sorpreso da un fatto in particolare, ossia la presenza nella top ten di Harry Potter. «Per me è pazzesco, considerando che il libro è stato pubblicato appena venti anni fa». È evidente infatti come il metodo di classificazione avvantaggi i titoli più datati, che sono stati per maggior tempo sul mercato.